Melfi, i sindacati scelgono la strategia unitaria
Da parte sindacale, in modo unitario, la base di partenza deve essere quella costituita dalle richieste avanzate dalle Rsu. L'azienda, di contro, ripropone le proposte avanzate ieri sera. «Siamo ancora in una fase informale - ha detto il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, al termine del vertice sindacale - Ora andiamo dall' azienda per verificare se ci sono le condizioni per un negoziato, e stabilire se iniziarlo a Roma o a Melfi. La Uilm è per la soluzione Melfi, ma se le altre organizzazioni insisteranno per portare avanti la trattativa a Roma, probabilmente accetteremo questa soluzione. Ora, con l' azienda, dobbiamo anche definire il perimetro del negoziato, su cosa vogliamo negoziare. E non porteremo richieste aggiuntive rispetto a quelle avanzate dalle Rsu». Dal canto suo, il responsabile auto della Fim, Bruno Vitali, ha parlato di un «chiarimento interno ai sindacati su come condurre la trattativa. Ora - ha aggiunto - andiamo dall' azienda per vedere e capire il perchè ci ha convocato. È una trattativa difficile anche per i comportamenti tenuti tra le organizzazioni sindacali». Il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini, ha aggiunto che ora «è necessario vedere con l' azienda se il negoziato è percorribile oppure no. E quindi è inutile, prima di aver parlato con l' azienda, stabilire se la sede deve essere Roma o Melfi». Più dura la posizione della Fiom che, per bocca del responsabile auto, Lello Raffo, sostiene che «per ora non ci sono le condizioni per un accordo. Vediamo se con il confronto con l' azienda si sposta qualcosa. Dobbiamo verificare tutte le ipotesi e le condizioni. C' è una posizione comune delle Rsu, vogliamo vedere con l' azienda se ci sono ulteriori margini». In ogni caso, ha confermato Raffo, al tavolo con Fiat i sindacati si siederanno con una posizione comune, quella delle Rsu.