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Le tragedie familiari i sogni spezzati dai lutti

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Nella dynasty di quello che è uno dei maggiori gruppi industriali, l'equazione ricchezza-potere-tragedia è quasi una costante. La vita di questa famiglia corsa a ritmi da jet set, sempre sotto i riflettori, è contrassegnata da numerosi lutti. Quasi la punizione di un destino invidioso. Giovanni Agnelli vive il primo dramma giovanissimo a 14 anni, nel 1935, quando perde in un tragico incidente il padre Edoardo decapitato dall'elica dell'idrovolante sul quale tornava da Forte dei Marmi Il velivo si schianta davanti a Genova. Cinque anni dopo, il futuro Avvocato perde la madre, Virginia Bourbon Del Monte, sempre in circostanze drammatiche. La donna resta vittima di un incidente automobilistico a Pisa. A novembre dello stesso anno Giovanni perde anche il nonno, fondatore della dinastia. Gianni Agnelli pensa di aver già provato il peggio, di aver maturato gli anticorpi del dolore ma non sa che proprio in un altro momento cruciale della sua vita dovrà affrontare un altra prova del destino. È il 1995 quando avvicinandosi ai suoi 75 anni designa ufficialmente l'erede. Non è Edoardo il suo primogenito. Da tempo l'Avvocato si è arreso all'evidenza: quel ragazzo appassionato di filosofie orientali, fragile e dedito alle droghe, non sarà mai in grado di guidare la Fiat. Agnelli confessa di avere delle colpe verso il figlio che da bambino avrebbe voluto un padre più presente. C'è invece Giovanni Alberto, il primogenito del fratello Umberto. Lui è l'erede giusto: ha carisma, è un leader nel Dna. Così l'Avvocato scioglie la riserva e annuncia: «Ho detto a mio nipote di prepararsi». E lui si prepara ma il destino lo attende al varco. A Pasqua del '97 gli diagnosticano un tumore. Gli restano pochi mesi da vivere. Muore a dicembre a soli 33 anni. Alla messa del trigesimo l'Avvocato con una gamba ingessata per una frattura rimane per tutto il tempo in piedi, rigido, lo sguardo nel vuoto alla ricerca di un perchè, del perchè di tanto dolore nella sua famiglia. Ma ancora non sa che quel dolore si replicherà di lì a pochi anni. È il novembre 2000. L'Avvocato è nella sua casa, a Villa Frescot. Il telefono squilla. Hanno trovato Edoardo morto, giù da un viadotto sul torrente Stura. Si è suicidato. Aveva 45 anni. Quel figlio fragile, inquieto ha spinto il piede sull'acceleratore e ha dato addio alla vita. Ora il futuro è il giovane John Philip Elkann, ora che anche per Umberto la vita è un filo sottile.

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