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La soldatessa anti-eroe americano

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In gennaio ai familiari: ho qualche problema. La madre: «Bravate»

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in un'altra se la ride assieme al moroso del momento, il soldato Charles Graner, davanti a una piramide di detenuti nudi e incappucciati. Ma è l'immagine pubblicata ieri dal Washington Post in prima pagina che più scandalizza, che offende e deprime: in primo piano c'è sempre lei, Lynndie R. England (nella foto), soldatessa di 21 anni del 372esimo Battaglione di polizia militare, in un corridoio del braccio A1 di Abu Ghraib che trascina un iracheno completamente nudo al guinzaglio. Nudo e al guinzaglio come un cane. La guerra in Iraq ne ha fatte pubblicare parecchie di queste foto: la più famosa è quella di Jessica Lynch, l'aspirante maestrina della West Virginia, finita prigioniera degli iracheni in un'imboscata nei pressi di Nassiriya e liberata poi il primo aprile 2003 da un ospedale iracheno in una rocambolesca operazione delle teste di cuoio americane. Adorava i tornado. Lynndie è l'anti-Jessica. Già divorziata a 20 anni dopo un matrimonio con un commesso del locale supermercato durato lo spazio di un mattino, è cresciuta fin dall'età di due anni in una casa-roulotte a Fort Ashby, la stessa casa sottoposta in questi giorni a un assedio dei media e sul cui tetto circola come un uccello da preda un elicottero della Cnn. Fort Ashby, al confine della West Virginia con il Maryland, è un paesino con un solo semaforo, un un paesino dove si conoscono tutti. In gennaio la stessa Lynndie aveva avvertito la famiglia che qualche grana bolliva in pentola: «Voglio solo che sappiate che ho avuto un problema», aveva detto senza dare altri particolari. La madre la giustifica: bravate. Terrie ha giustificato la figlia soldatessa: «Abusi? Erano stupidi giochi da ragazzi. Bravate». E con la voce alterata dall'indignazione: «Ma quel che gli iracheni fanno ai nostri ragazzi è poi giusto? Le regole della Convenzione di Ginevra si applicano solo a loro o anche a noi?». A Fort Ashby, l'intero paese era orgoglioso di Lynndie. Oggi la gente non parla. A casa per Natale. L'ultima volta che Lynndie era tornata a casa era stato per Natale, quando aveva avuto due settimane di licenza. In dicembre, secondo il rapporto del generale Antonio Taguba, il grosso degli abusi era già stato commesso. Lynndie è stata richiamata dall'Iraq e confinata in una base della North Carolina. È stata degradata da specialista a soldato semplice. Da piccola adorava i tornado. Ma chi è la soldatessa finita nella tempesta di Abu Ghraib? Da piccola, hanno rivelato gli amici a Fort Ashby, adorava temporali e cicloni. Se c'era un tornado in agguato, hanno raccontato i genitori sotto shock per l'improvvisa notorietà della figlia, non c'era verso di far rientrare Lynndie in casa. Non era assegnata al blocco A1. Nel famigerato blocco A1 di Abu Ghraib, quello destinato agli interrogatori dell'intelligence, Lynndie non avrebbe dovuto esserci: era assegnata a un'altra ala della prigione, quella dove i detenuti appena arrivati venivano identificati e dove venivano prese loro le impronte digitali. Ma nel braccio A1 andava spesso, molto spesso infatti, e soprattutto la sera. Perchè il soldato Charles Garner, uno degli aguzzini, era il suo boyfriend del momento.

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