Ciampi: basta con i bombardamenti di ansia
Non è piaciuta un'intervista su un serial killer. Niente censure, ma va detto anche ciò che è positivo
Il presidente della Repubblica lo ha detto ricevendo i giornalisti vincitori del Premio Cronista 2003, mentre ancora divampavano le polemiche. Quel che chiedono gli italiani, ha spiegato, non è un «bombardamento continuo di negatività, di immagini che suscitano preoccupazione e ansia, diffuse in tutti gli spazi di informazione» . No, sono «stanchi» di queste cose. «I cittadini chiedono sempre più di essere informati su modelli e comportamenti positivi, di impegno sociale, di nobiltà d'animo, di dedizione al prossimo, di sentimenti», ad esempio sul volontariato sociale. Il presidente non ha citato il caso , ma pensava all'intervista di Bonolis. Preoccupato Ciampi. E il suo sSuona certamente come un invito al servizio pubblico a mettere un freno alla ricerca dell'audience attraverso l'informazione spettacolare e soprattutto al sensazionalismo dell'angoscia e dell'orrore, tanto più nelle trasmissioni destinate al grande pubblico. C'è, a suo avviso, un'Italia «migliore» da far conoscere. Se si vuole raccontare l'Italia, ha detto, bisogna raccontarla com'è nel suo insieme. Insomma, gli orchi e gli assassini, purtroppo, non esistono solo nelle fiabe e bisogna parlarne. Ma bisogna parlare più diffusamente di personaggi e esempi positivi che non esistono solo nelle favole, ma nell'Italia concreta in cui viviamo, e troppo spesso non fanno notizia. Il presidente pensa inoltre che soprattutto quando ci si addentra in certi meandri, si deve usare l'alta professionalità dei giornalisti.