Al Qaeda rivendica l'attacco a Bassora
Il comunicato è stato pubblicato dal sito arabo Muntaba al Ansar. Zarqawi è l'emiro che coordina l'attività delle cellule di Al Qaeda in Iraq e in tutto il Medio Oriente. È lui infatti il regista del fallito attentato chimico in Giordania, notizia che Il Tempo ha pubblicato in esclusiva lo scorso 17 aprile. Ieri alla televisione giordana sono state trasmesse le immagini del materiale sequestrato ai terroristi. Il 15 aprile era stato lo stesso re Abdullah ad annunciare alla televisione di stato lo sventato pericolo. «La Giordania ha vissuto negli ultimi giorni una situazione estremamente delicata - ha detto il re - ma la protezione divina ha sventato i piani di questi criminali e ha salvato le vite di migliaia di civili in quello che sarebbe stato un crimine senza precedenti nel regno». La televisione ha mostrato le immagini di quelli che ha presentato come «prodotti chimici che i terroristi di Al Qaeda intendevano usare come esplosivo» e come «camion che dovevano contenere circa 20 tonnellate di esplosivi chimici che i terroristi intendevano utilizzare in un'operazione suicida contro la sede dei servizi di sicurezza». Nell'operazione sono stati catturati Suleiman Khaled Darwish e Alì Adwan. I due erano alla guida dei mezzi intercettati dalle forze di sicurezza di Amman non lontano dal confine siriano. I due hanno confessato che facevano parte di un comamndo diretto da Azmi Abd Al Fattah al Jayoussi, un palestinese originario di Jenin legato a Abu Mussab Al Zarqawi. Gli arrestati hanno rivelato alle forze di sicurezza i dettagli dell'attenato che poteva provocare un'ecatombe. L'attccao doveva scattare il 21 aprile in concomitanza con analoghji attacchi a Bassora in Iraq e a Riad in Arabia saudita.Questi sono stati portati a segno provocando oltre cento morti. Il primo ad essere sentito è il personaggio di spicco della cellula, Azmi Abd Al Fattah al Jayoussi, , il quale ha raccontato di avere avuto l'ordine direttamente da Abu Musab Al-Zarqawi e di averlo incontrato in Iraq. Uno dei terroristi è un ragazzino di appena 18 anni, Shaikh Amin, che viene da Aleppo in Siria. In tv racconta che a 17 anni ha deciso di lasciare il suo paese e di recarsi in Afghanistan dove si trovava il padre. Dopo aver partecipato alle esercitazioni dei campi di addestramento di Al Qaeda è stato mandato in Giordania attraverso la Turchia con il compito di portare a termine questo attentato. Mau.Pic.