E Fazio lo snobba ancora Niente conferenza assieme
All'indomani della nuova frizione con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a Washington, il governatore della Banca d'Italia sceglie la via del silenzio e affida le sue uniche considerazioni a un discorso ufficiale sui Paesi in via di sviluppo. Al termine dei tre giorni di riunioni di G7, Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale, il numero uno di Via Nazionale, oltre a non aver partecipato al tradizionale briefing con il ministro dell'Economia, ha declinato anche il consueto appuntamento con i giornalisti al termine dei lavori. Così, ancora una volta dopo il G7 di febbraio a Boca Raton dove Fazio e Tremonti diedero l'addio alla consuetudine della conferenza stampa congiunta, si è misurata nuovamente la tensione tra Via Nazionale e Via XX Settembre. Tensione emersa ancora una volta ieri, quando il ministro dell'Economia, a chi gli chiedeva motivo dell'assenza del governatore al briefing post G7, ha sottolineato che l'unica autorità monetaria riconosciuta dal Governo italiano è la Bce. Le cose cambiano, «panta rei», ha spiegato Tremonti a chi gli ricordava che in passato ministro dell'Economia e governatore sedevano fianco a fianco per illustrare il sentimento del G7. Ma nessuna polemica: «Se avessi voluto fare polemica, avrei usato ben altri argomenti», ha assicurato il ministro. Sia come sia, Fazio ha comunque preferito alla fine affidare alla stampa solo il suo discorso ufficiale. Un discorso tutto incentrato sulla povertà nel mondo e su come la crescita sia sì essenziale per poter ridurre il numero degli indigenti, ma non sia comunque sufficiente. Per aiutare i Paesi in via di sviluppo a dire addio a povertà estrema e fame, ha suggerito il Governatore, i partner più ricchi dovrebbero dare l'esempio nell'eliminare i vincoli protezionistici.