Il titolare della Farnesina riallaccia i rapporti con la Spagna
Lo ha assicurato il ministro degli Esteri, Franco Frattini (nella foto), da Venezia, dove ha partecipato a un convegno sulle relazioni Italia Usa (ha quale sono intervenuti tra gli altri il vice presidente del Senato Domenico Fisichella, il presidente di Telecom Marco Tronchetti Provera e il segretario Generale della Farnesina Umberto Vattani, ed Enrico Letta responsabile economico della Margherita). «Posso dire soltanto - ha puntualizzato conversando con i cronisti il titolare della Farnesina invitandoli alla prudenza - che i contatti ci sono e, con persone che hanno autorità e autorevolezza. Si tratta - ha rilevato ancora il capo della diplomazia italiana - di un'azione a tutto campo». Insomma per Frattini il discorso del riscatto è un'ipotesi che non sta in piedi, «fuori dalla realtà ». Anzi a questo punto a suo parere aggiungere particolari ulteriori «sarebbe dannoso». Il ministro degli esteri, rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano delucidazioni sull'ipotesi avanzata da alcuni media che i tre ostaggi non sarebbero più nelle mani del gruppo di guerriglieri che li ha rapiti ma sarebbero stati ceduti a un «secondo livello della banda, più politico» ha risposto così: «È uno di quei particolari che non si possono e non si devono raccontare; ogni parola in più può essere controproducente». Frattini ha quindi aggiunto: «Credo che in questo momento sia più utile lavorare per il fine comune, ovvero la liberazione di Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio e per la restituzione alla sua famiglia della salma di Fabrizio Quattrocchi . In serata Frattini ha incontrato a Treviso anche il ministro spagnolo Miguel Angel Moratinos al quale ha portato un messaggio: «L'Italia e la Spagna devono ritrovare quella coesione europea per il futuro dell'Iraq, che nei mesi scorsi non c'è stata». Alla domanda dei cronisti se il ritiro dei militari spagnoli comporti più rischi per il nostro Paese, Frattini ha assicurato che «la cittadinanza italiana ha da sempre una prevenzione e una protezione che il governo italiano e il ministero degli Esteri garantiscono», ricordando che «la minaccia per i Paesi dell'occidente è iniziata l'11 settembre».