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SI VA verso una schiarita nelle candidature delle elezioni amministrative, in particolare nella scelta ...

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Si è risolto il nodo più complicato, quello di Bari. Sarà il presidente della Fiera del Levante, Luigi Lobuono (Forza Italia) il candidato a sindaco della Casa delle Libertà per le prossime amministrative a Bari. Sul suo nome è stato raggiunto l'accordo dei partiti della Cdl, dopo contrasti durati parecchi settimane, soprattutto per l'ostilità del coordinatore regionale di An, Salvatore Tatarella, a candidati diversi da quelli provenienti dai «partiti fondanti della coalizione» (Fi, An e Udc). L'accordo raggiunto prevede che alla presidenza della Provincia di Bari sia candidato il deputato di Alleanza nazionale Francesco Amoruso, coordinatore provinciale del partito. Nell'intesa è stato stabilito anche che vicesindaco sia Salvatore Tatarella e che il vicepresidente della Provincia sia un esponente dell'Udc, probabilmente Antonio Matarrese, che dell'Udc è segretario provinciale. Soddisfatto Gianfranco Fini: «An non è una forza marginale e in sede locale le intese devono garantire che la coalizione possa continuare a vincere e garantire che ci sia il pieno rispetto delle identità dei vari partiti». Per il ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri, la soluzione «salvaguarda e tutela l'unità della coalizione di centrodestra che proprio in Puglia, sotto la guida di Giuseppe Tatarella, mosse i suoi primi passi vincenti, tendendo all'allargamento oltre i confini del Polo». I candidati della Cdl avranno manforte ci sarà anche Silvio Berlusconi che sarà capolista di Forza Italia alle elezioni europee in tutte e cinque le circoscrizioni. Lo ha confermato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, alla riunione con i coordinatori provinciali e regionali del partito, ai quali ha detto che l'obiettivo è confermare il risultato del 1999. Il premier si è lamentato sulle liste: «Siamo un po' indietro nella scelta dei candidati». La Lega infine torna a ribadire le sue pregiudiziali e tuona di nuovo contro «Roma ladrona»

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