Ma per l'Ocse nel 2005 Francia, Germania, Italia e Portogallo potrebbero sforare
Crescita limata di mezzo punto percentuale, all'1,4%, e deficit al 2,8%: sarebbero queste le nuove ipotesi che dovrebbero essere indicate nell'aggiornamento della Relazione Previsionale e Programmatica. Un deficit, dunque, nei parametri di Maastricht. Dalle prime bozze del rapporto congiunturale dell'Ocse l'Italia risulterebbe, invece, insieme a Francia e Germania, con un deficit oltre il 3% nel 2005. Le nuove stime messe a punto dal governo potrebbero arrivare già giovedì. Ma i tempi sono stretti e venerdì Tremonti parte per Washington per il tradizionale meeting primaverile del Fondo Monetario Internazionale. Il varo slitterebbe allora alla prossima settimana. Di fatto, nei prossimi giorni saranno diffusi dei dati Istat (fatturato, ordinativi e conti trimestrali della P.A.) che potrebbero essere decisivi per le ultime limature. A metà settimana, inoltre, il Tesoro potrebbe avere stime più precise sul gettito dei condoni fiscali, che si sono chiusi venerdì. A questo si aggiunge il nodo politico della collegialità in materia di scelte valutazioni economiche del governo, un tema collegato all'attribuzione del dipartimento economico di Palazzo Chigi a Gianfranco Fini. I tempi per un esame entro giovedì, quindi, potrebbero risultare troppo brevi per il varo delle nuove stime. Deficit sotto il 3%: questo l'impegno del governo che dovrebbe indicare il rapporto sul Pil al 2,8%, rispetto al 2,2% stimato ufficialmente fino ad oggi. Per quanto riguarda la crescita, ci sarebbero ancora le ultime verifiche in corso ma, secondo fonti del Tesoro, attualmente l'indicazione è di un Pil all'1,4% (mezzo punto in meno dell'1,9% delle ultime stime). Più allarmanti le valutazioni dell'Ocse: Germania, Francia, Italia e Portogallo, secondo l'organizzazione, potrebbero registrare nel 2005 un rapporto deficit-pil superiore al tetto del 3% previsto dal Patto di stabilità e crescita. Si tratta della prima versione del rapporto congiunturale, riportata dal Financial Times. Andando nel dettaglio, secondo quanto attribuito dal quotidiano all'istituzione parigina, l'anno prossimo il deficit dell'Italia potrebbe toccare il 4,3% del prodotto interno lordo - il livello più alto di tutta Eurolandia - mentre la Francia si attesterebbe al 3,5% e la Germania e il Portogallo al 3,2%. L'Ocse non smentisce ma precisa che le previsioni pubblicate dal quotidiano erano quelle esaminate la settimana scorsa che però non sono state approvate: «Anche volendo, non potremmo indicare quali dati figureranno nel rapporto - hanno sottolineato fondi dell'organizzazione - in quanto appunto l'Ocse sta ancora lavorando alle previsioni».