LA riforma delle pensioni non slitterà necessariamente dopo il voto europeo degli italiani.
Per quanto riguarda invece il rapporto con i sindacati confederali, che venerdì scorso avevano fatto notare l' assenza di convocazione da parte del governo dopo l'ultimo sciopero generale, Maroni ha osservato che «è giusto convocarli, non perchè hanno fatto lo sciopero generale, ma perchè quello sciopero non è stato contro la riforma delle pensioni, ma a favore di una piattaforma di 16 punti». Dopo aver precisato che «la convocazione sarà fatta dal presidente del Consiglio non appena si sarà risolto il problema degli ostaggi italiani in Iraq» Maroni ha poi aggiunto che «alcune delle proposte del sindacato sono onerose» spiegando che «se dovessero essere applicate tutte quante, l'impatto aggiuntivo di pesa pubblica sul pil sarebbe del 3%».