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Tensioni nel listone di Prodi

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Anche se, a ostacolare una soluzione unitaria dei quattro segretari di partito, c'è il diverso approccio degli altri due leader, Luciana Sbarbati ed Enrico Boselli: la prima vorrebbe vedere candidati tutti i segretari di partito, il secondo, al contrario, no, per poter giocare in campagna elettorale la carta di una forte critica a Berlusconi e Fini che si candideranno alle europee senza poter poi andare al Parlamento europeo. In tutto ciò, il parere del leader Romano Prodi è ormai da tempo, a quanto si apprende, attestato su questa linea: sarebbe un bene che questo progetto sia rappresentato nelle liste elettorali dalle migliori energie disponibili e dai maggiori dirigenti dei partiti che lo promuovono. Ma chi decide di candidarsi dovrebbe optare, una volta eletto, per il Parlamento europeo, senza rinunciare agli incarichi politici in Italia. Non è dato sapere però se questa linea debba coinvolgere necessariamente anche i leader dei partiti e quindi quale potrà essere in merito la decisione di Fassino e Rutelli, se decidessero di candidarsi; perchè ad ispirare questa scelta, secondo indiscrezioni, sarebbe più la necessità di dare maggiore visibilità possibile al «listone» che quella di dedicarsi all'impegno di parlamentare europeo. In queste ore, comunque, sono in corso contatti a tutti i livelli, tra i leader e i dirigenti della lista, per verificare se sia possibile sbloccare la situazione già domani, come auspicherebbero i Ds malgrado le resistenze da parte di Rutelli. E sotto la Quercia si registrano ancora fibrillazioni sul futuro politico della lista unitaria, con il «correntone» che alla sua assemblea nazionale torna a dire no alla nascita di un partito unico; e il segretario Fassino che prova a rassicurare la minoranza Ds portando come esempio la ricerca di unità seguita da Cgil, Cisl e Uil che non comporta la cancellazione di identità e di culture diverse. Intanto, nel Comitato nazionale del listone non manca una «prestigiosa» quota rosa, composta da donne della società civile (oltre che della politica), provenienti dal mondo della cultura e dello spettacolo. Tra i tanti nomi quelli di Liliana Cavani, Inge Feltrinelli, Eva Cantarella, Serena Dandini, Gigliola Cinquetti. Tutti i nomi dei componenti del Comitato, che si insedia stamattina a Roma, nella sede di Piazza Santi Apostoli, presieduto da Romano Prodi, sono stati diffusi da una nota della lista «Uniti nell'Ulivo».

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