Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Nuova guerra nell'Ulivo. Ora è sul simbolo La Lista Prodi diffida Di Pietro-Occhetto: «State usando il nostro logo abusivamente, ora basta»

default_image

  • a
  • a
  • a

Sempre più divisa, sempre più dilaniata, l'opposizione si spacca persino sul simbolo e sul nome che dovrebbero unire: quelli dell'Ulivo. La Lista Prodi infatti diffida ufficialmente Antonio Di Pietro e Achille Occhetto a usare nel proprio simbolo qualsiasi riferimento all'Ulivo. E lo fa addirittura con una lettera dell'avvocato Andrea Zoppini arrivata ieri alla sede dell'Italia dei Valori. «Egregi Signori - si legge nella lettera - scrivo loro in nome e per conto delle associazioni "L'Ulivo-I democratici-Movimento per l'Ulivo", nonchè in nome e per conto dei legali rappresentanti dei partiti politici che hanno aderito alla coalizione elettorale "Uniti per l'Ulivo". Nei giorni scorsi sono apparsi nelle strade delle nostre città taluni manifesti in cui si annuncia la nascita di una lista "Di Pietro-Occhetto-Società civile per il nuovo Ulivo-Italia dei Valori". Nel simbolo di tale formazione politica viene utilizzato, illegittimamente e senza alcuna autorizzazione, il nome e il simbolo dell'Ulivo». «Come a loro sicuramente ben noto - scrive ancora l'avvocato - il nome e il simbolo dell'Ulivo possono essere adottati esclusivamente dalle formazioni politiche che facciano effettivamente parte della coalizione dell'Ulivo, cosa che per la Lista "Di Pietro-Occhetto-Società civile per il nuovo Ulivo -Italia dei Valori" al momento non risulta essere. Oltre all'appartenenza alla coalizione è, inoltre, necessario che sussista un esplicito consenso dai soggetti che possono legittimamente autorizzare l'uso e l'adozione del nome e del simbolo dell'Ulivo, che sono le associazioni "L'Ulivo -I democratici -Movimento per l'Ulivo" e a diverso titolo "L'Ulivo -Insieme per l'Italia". Tale autorizzazione o consenso, come loro sanno - precisa il legale - non risulta sia stata nè chiesta nè ottenuta. «Gli amici della lista unitaria - replicano Di Pietro e Occhetto in una nota - invece di serrare le fila di tutte le forze politiche per trovare una soluzione unitaria alla terribile successione degli avvenimenti in Iraq in questi giorni non trovano di meglio che mettersi ad intimidire noi. È inconcepibile come in un momento così drammatico loro, tramite avvocato e con minacce di azioni legali, perdano tempo ed energie per ingiungerci "a cessare ogni utilizzo abusivo del nome e del simbolo dell'Ulivo in qualsiasi modo o occasione possa avvenire». «Non ci pare davvero questo il momento - concludono - per fare tante inutili polemiche e distinzioni di lana caprina. Per questo rassicuriamo tutti i nostri alleati del centrosinistra (Lista Unitaria compresa) e soprattutto i candidati per le prossime elezioni amministrative che non ci tireremo indietro dal nostro dovere di fare fronte comune soprattutto per fermare la politica guerrafondaia del centrodestra e per meglio combattere la politica del terrorismo...». Replicano invece i prodiani: «Stupisce non poco che in un giorno così critico per il nostro Paese, Di Pietro cerchi una polemica con la Lista "Uniti nell'Ulivo" sulla questione del simbolo, rendendo nota alla stampa una corrispondenza privata risalente ad oltre una settimana fa», sottolinea in una nota l'ufficio stampa della lista "Uniti nell'Ulivo".

Dai blog