Il dialogo dura ben poco L'Ulivo parte all'assalto
Ma l'unità è durata poco. L'auspicio al dialogo e alla coesione era chiaro nelle parole con cui il ministro degli esteri, Franco Frattini, che invitava l'Italia a dimostrare di essere «un grande Paese», e si diceva lieto che «parte dell'opposizione» condivideva una linea di «fermezza e di responsabilità». Ma le dichiarazioni di disponibilità dell'opposizione si sono fatte, nel giro di qualche ora, molto più problematiche. Il governo, afferma per i Ds il coordinatore Vannino Chiti, non è parso all'altezza del compito che aveva. A parte il fatto, come osserva Luciano Violante, che mentre un italiano veniva ucciso in Iraq il presidente del Consiglio era nella sua villa in Sardegna e il vicepresidente in vacanza in Egitto (Berlusconi e Fini sono rientrati per un vertice a Palazzo Chigi), è il comportamento del ministro degli Esteri Frattini a non convincere. La sua permanenza a "Porta a porta", dove in diretta è stato dato l'annuncio della morte di Fabrizio Quattrocchi, è parsa a molti una caduta di stile, tanto da chiederne le dimissioni: lo ha fatto Mauro Bulgarelli dei Verdi, mentre i diessini del correntone Fabio Mussi e Pietro Folena, parlano rispettivamente di «vergogna nazionale» e di «tragico e cinico gioco». Al di là di queste accuse, alle quali Frattini replica di aver ritenuto suo dovere restare in tv anzichè «ritirarsi comodamente in un ufficio», c'è una questione che, come nota Massimo D'Alema, non è « di stile», ma di sostanza e riguarda la notizia secondo la quale venerdì scorso in Iraq sarebbero stati rapiti due uomini dei servizi segreti che sarebbero stati poi liberati dopo una trattativa. Se il governo avesse taciuto una notizia del genere, dice il presidente dei Ds, sarebbe «sconcertante» e avrebbe tradito la fiducia degli italiani. La questione, come nota la responsabile esteri dei Ds Marina Sereni, è un'ipoteca sul dialogo perché dà l'impressione che il governo non stia tenendo l'atteggiamento di «trasparenza» necessario. Per fare chiarezza, il presidente del comitato parlamentare sui servizi Enzo Bianco ha sollecitato un'audizione del governo.