INVIATO UN PROIETTILE

È quanto denuncia la presidente di Azione giovani, il movimento giovanile di An, Giorgia Meloni, affermando di apprendere che «la famiglia Mattei ha ricevuto un proiettile per posta come minaccia, firmato con la ben nota sigla Br, Brigate rosse». L'altro ieri un analogo messaggio minatorio era stato inviato all'avvocato che difende gli interessi della famiglia Mattei. La Meloni ricorda che «in questi giorni si discute dell'estradizione di coloro che si sono macchiati di atroci delitti negli anni Settanta, come Battisti, Lojacono o Achille Lollo, autore dell'omicidio dei fratelli Mattei. Ciò che è accaduto dimostra che i tempi non sono maturi per concedere grazie a chi in quei terribili anni si è macchiato le mani di sangue. Achille Lollo ha ucciso un ragazzo e un bambino dando fuoco all'abitazione nella quale dormiva la famiglia Mattei: non crediamo possa esserci alcun tipo di prescrizione per un simile reato. Chiediamo che il Brasile conceda l'estradizione di Lollo, per permettere alla giustizia italiana di seguire il proprio corso: senza giustizia, non c'è spazio per la pacificazione». Una raccolta di firme, promossa da Azione universitaria per chiedere l'estradizione di Achille Lollo, sarebbe stata vietata dal rettore dell'università Roma Tre, Guido Fabiani. Lo ha annunciato lo stesso movimento studentesco di An, che ha promosso una petizione sul caso dell'ex attivista di Potere operaio. Lollo venne condannato per il rogo di Primavalle in cui, nel 1973, morirono i fratelli Mattei, figli del segretario della sezione di quartiere del Msi. «È inaccettabile - ha detto il presidente di Au a Roma Tre, Andrea Volpi - che il rettore boicotti continuamente le nostre iniziative. Già in passato ci aveva impedito di parlare della situazione cubana e di dittature e comunismo». «Il rettore di Roma Tre - ha commentato il consigliere regionale di An Fabio Rampelli - si deve solamente vergognare.