NELLA PROSSIMA FINANZIARIA

Lo ha annunciato il ministro del Welfare, Roberto Maroni, secondo cui è allo studio una proroga di questo «incentivo» anche per i secondi figli. «Questa - ha detto il ministro - è una misura che ha dimostrato di funzionare bene. Compatibilmente con le risorse, disponibili pensiamo di estendere il bonus anche ai primogeniti. Di questo però, se ne parlerà dettagliatamente subito dopo l'estate in vista di inserire la misura nella Finanziaria 2005». Il bonus era stato introdotto in via sperimentale per la durata di un anno. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, Maroni ha annunciato che non approderà in aula al Senato prima del 2 maggio. Secondo il ministro del Welfare questo slittamento dei tempi dell'iter parlamentare «evidentemente crea qualche problema nell'approvazione della delega», considerando anche la tornata elettorale di giugno. «Non posso fare altro che prendere atto della decisione presa al Senato - ha detto Maroni - grazie alla quale il provvedimento non è stato calendarizzato in aula per l'inizio della prossima settimana, come previsto e come ci si era impegnati a fare. C'era da decidere tra la riforma delle pensioni e altri provvedimenti. E in Senato - ha proseguito il ministro - hanno ritenuto più urgente gli altri provvedimenti. Ne prendo atto. Ma è evidente che questo crea qualche problema nell'approvazione della delega. Io ho cercato e cerco di orientare le decisioni della maggioranza in Parlamento, ma alla fine devo rispettare quelle che vengono prese». Per Maroni, quindi, «la delega non andrà in aula per le prossime due settimane. Dovrebbe tornarvi dopo il 2 maggio - ha detto - comunque non prima». Il ministro, poi, è tornato sull'annunciata convocazione dei sindacati attesa ormai da tempo: «Non spetta a me convocarli, perché non è una convocazione sulle pensioni» ha ribadito il ministro, per il quale «la decisione spetta a Berlusconi». Il ministro ha quindi spiegato che la chiamata di palazzo Chigi ai sindacati probabilmente arriverà dopo che sarà definita la questione delle deleghe in materia economica al vicepremier Fini. Intanto, la pensioni di invalidità hanno galoppato nel 2003: l'Inps ne ha concesse di nuove ben 445.520 contro le 399.266 dell'anno precedente, con un aumento dell'11,6%. In crescita anche le domande presentate passate da 465.333 del 2002 a 496.950 (il 6,6% in più) e le domande definite che sono passate da 481.508 a 505.843 con incremento del 5%. In calo invece le giacenze, le domande presentate e ancora da esaminare. È quanto emerge da un rapporto dell'Inps..