Conti pubblici e delega a Fini, conto alla rovescia
Sul ruolo del vice premier il Carroccio vuole dettagli. Escluso il ricorso alla manovra aggiuntiva
E sempre nei prossimi giorni si dovrebbe sciogliere il nodo del dipartimento Economico di palazzo Chigi e su quale sarà il compito assegnato al nuovo organismo che sarà affidato alla guida del vicepremier Gianfranco Fini. Ma già si delinea un ruolo che non dovrebbe confliggere con le competenze assegnate ai ministeri rappresentando piuttosto un «filtro» nei passaggi istituzionali già previsti (Cipe, Consiglio dei ministri). Questo anche se il ministro del Welfare, Roberto Maroni, frena e chiede di avere più dettagli. Per quanto riguarda i conti e le proiezioni macro, fonti del governo e della maggioranza continuano ad escludere anche oggi la necessità di ricorre ad una manovra aggiuntiva per correggere l'andamento del fabbisogno 2004 che dovrebbe rimanere sotto la soglia del 3% fissata dai parametri di Maastricht. Soglia invece già sfondata secondo la Commissione Ue che assegna all'Italia un 3,2% con conseguente avvio della procedura di richiamo (l'early warning) mentre l'Fmi vede il Belpaese sotto il 3% anche se di un soffio (2,9% secondo le ultime stime). Le prossime previsioni macro dell'esecutivo vedranno una crescita del Pil ulteriormente ridotta, ma meno di quanto inizialmente ipotizzato. Dei prossimi «numeri» parla il sottosegretario all'Economia, Gianluigi Magri, che, confermando la tempistica per la presentazione della Trimestrale, ipotizza un deficit «non oltre il 2,8%» e preventiva una crescita per l'anno in corso dell'1,2-1,5%, «anche se la mia previsione - aggiunge - era più bassa (0,9-1,2%)». Magri infine non esclude l'ipotesi di una manovra correttiva ma avverte: «È ancora presto per dirlo» invitando a non lasciarsi andare al pessimismo visto che il Governo ha ancora tempo e strumenti per intervenire. Anche il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, si mostra fiducioso sull'andamento dei conti. C'è però intanto chi lavora sul fronte dei conti e soprattutto su quello del risparmio, anche in vista del prossimo abbattimento del carico fiscale annunciato dal Premier, Silvio Berlusconi. Il ministro per l'Innovazione, Lucio Stanca, ad esempio, annuncia che grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, sarà possibile risparmiare tra i diversi ministeri 750 milioni l'anno. Intanto, il ministro Maroni che chiede di avere più dettagli sulle deleghe che andranno a Fini e annuncia che l'argomento potrebbe confluire nella prossima riunione di giovedì 15 inizialmente convocata per esaminare situazione e soluzioni per Alitalia.