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Bondi: lista unica della CdL alle europee

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E come da copione dall'Udc arriva un no secco. Anzi, il capogruppo alla Camera, Luca Volontè, sospetta che l'insistenza degli azzurri punti a screditare gli alleati davanti agli elettori. Allo stesso modo in queste ore Alleanza nazionale ha ribadito la sua posizione: il discorso è chiuso. La questione non interessa la Lega che fin dall'inizio ha risposto picche. Intervistato da «L'Indipendente», il coordinatore di Forza Italia si dice convinto dell'opportunità dell'operazione lista unica, in grado, sostiene, di raccogliere il favore della stragrande maggioranza degli italiani. «Il presidente Berlusconi - assicura Bondi - è pronto a convocare immediatamente il comitato di presidenza se i nostri alleati, spontaneamente, scelgono la lista unitaria o unica. Non vogliamo forzare la mano a nessuno - aggiunge - ma i nostri alleati sappiano che se vogliono la lista noi siamo d'accordo. Siamo ancora in tempo per farla». Non uno, ma due passi avanti. Del resto Silvio Berlusconi non ha mai nascosto la propria propensione all'aggregazione delle forze della CdL per le prossime elezioni. E nei giorni scorsi, durante una riunione con i suoi uomini, il presidente del Consiglio si era rammaricato per quella che ritiene un'occasione gettata al vento. Solo due giorni fa anche il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, aveva più o meno espresso lo stesso concetto. La lista unitaria, aveva sostenuto, «avrebbe dato al centrodestra una marcia in più e sarebbe stata il coronamento della verifica». Bondi, dunque, incalza gli alleati, ma la sua insistenza non fa piacere all'Udc. Il presidente dei deputati Luca Volontè conferma la posizione del partito e del segretario Marco Follini, che ha più volte detto no: «Una posizione - spiega Volontè - ribadita in tutti i nostri organi e condivisa dalla quasi totalità dei loro membri. I partiti della Cdl vanno da soli alle europee. Basta farsi un giro per qualsiasi città italiana per rendersene conto». L'esponente centrista si chiede perchè Bondi torni di nuovo su una questione chiusa da tempo, alla vigilia della campagna elettorale: «Forse - osserva - si vuole rilanciare il tema per fare apparire gli alleati degli irresponsabili. Bene, non è il nostro caso». Anche Ignazio La Russa ha rispedito al mittente le offerte arrivate da Via dell'umiltà, sede di Forza Italia. Per l'ennesima volta il coordinatore di An ha liquidato l'argomento: no grazie, il discorso è chiuso, siamo fuori tempo massimo.

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