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Cdl unanime: solo strumentalizzazioni politiche

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L'opposizione respinge compatta le accuse: sono critiche pretestuose e vergognose

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Compatto dall'altra parte il centrosinistra a difendere Prodi e ad accusare l'esecutivo italiano di essere l'unico che polemizza sull'argomento. Sul possibile «siluro» da parte di Prodi è esplicito il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione: «Il fatto che il presidente della Commissione europea sia il capo di una coalizione elettorale in Italia - dice -, rende difficile respingere il sospetto che sull'early warning non ci sia un qualche elemento di strumentalizzazione politica». E osserva anche che «molti paesi europei sono in una situazione peggiore dell'Italia. La Commissione, quindi, dovrebbe confessare di non aver saputo dare una lettura intelligente del patto di stabilità. La linea di chiusura rigida si è rivelata sbagliata. Tempo fa, io sollevai questo problema in sede europea e la risposa che mi venne data fu sprezzante». «Stupisce e spaventa ciò che accade sui conti italiani. Lo scorso anno per Francia e Germania accadeva la stessa cosa ma non si è detto nulla. Ora, su una ipotesi informale ma solo adombrata, si scatena una lotta politica che coinvolge come "burattinaio" il presidente Romano Prodi», ha dichiarato Guido Crosetto, componente di Forza italia nella commissione Bilancio della Camera. «È inaccettabile -ha concluso Crosetto- quello che sta accadendo, non in termini politici o partitici, ma perchè si utilizzano sistemi che danneggiano la credibilità dell'Italia come sistema-Paese e sicuramente non aiutano l'economia». «Romano Prodi un pò fa l'arbitro, un pò fa il giocatore. Quando fischia non si sa se sta fischiando come arbitro o come giocatore», è invece l'opinione del segretario dell'Udc, Marco Follini. Mentre la Lega si interroga: «Chi ha avvisato l'Italia del rischio sforamento deficit? Uno che, mi pare, non sia più in carica (Pedro Solbes ndr) e un altro (Romano Prodi ndr) che fra un pò...». Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti (Lega), ricorre all'ironia: «Mi sembra -dice- che a questo punto o si cambiano le regole del Patto di Stabilità o tutti i membri si autoregolano». Sandro Bondi di FI è più duro contro Romano Prodi che «sta facendo un danno incalcolabile all'immagine e alla credibilità dell'Italia in Europa». Dall'opposizione si alza invece un vessillo di difesa nei confronti del commissario Ue. «La polemica contro Prodi è assolutamente pretestuosa perché in questi tre anni la Commissione europea ha avvisato molti Paesi, tra cui la Germania e la Francia. Lo ha fatto perché deve tenere sotto controllo i conti nel rispetto dei parametri di Maastricht senza tener conto del colore politico dei governi chiamati in causa», ha commentato il presidente dello Sdi, Enrico Boselli -Anche nel nostro caso la commissione sta svolgendo il suo compito istituzionale e il governo italiano più che prendersela con Buxelles e con Prodi dovrebbe riflettere sulle ragioni di una crisi economica che non ha solo cause esterne ma anche lacune e insufficienze tutte italiane». Il problema, però, secondo il presidente dei Ds Massimo D'Alema non è il giudizio della Commissione, quanto il peso che il debito pubblico continuerà ad avere nel futuro dell'Italia. «Romano Prodi è per eccellenza colui che cuce, colui che mette insieme, colui che favorisce l'unità. È anche colui che ha conquistato ascolto e rispetto in Europa con questi cinque anni di lavoro nella Comunità europea», conclude Francesco Rutelli.

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