Italia nel mirino supera il 3% per deficit-Pil
Per Berlino e Parigi, già sotto procedura per deficit eccessivo, sarà la terza volta, per l'Italia la prima. L'esecutivo europeo stima che il deficit italiano sarà del 3,2% nel 2004 e su questa base discuterà la possibilità di proporre all'Ecofin il lancio di un early warning (avvertimento preventivo) per rischio deficit, anche se la decisione formale sarà presa in un'altra seduta. La previsioni fatte sull'Italia - ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - sono «assolutamente correggibili». Ma soprattutto - secondo il ministro italiano - i richiami sui bilanci riguardano molti paesi, tanto che è necessaria una riflessione sulle regole europee. «L' 85% dell'Europa - ha affermato Tremonti - è molto fuori o rischia di andare fuori dai criteri della Commissione. Significa che la Commissione inventa un campionato nel quale non giocano le squadre principali, ma solo le ultime. C'è dunque qualcosa che non va, bisogna cambiare e lavorare per lo sviluppo». Oggi i commissari valuteranno anche la possibilità di proporre procedure contro l'Olanda e la Gran Bretagna che, nel 2003, hanno registrato entrambe un rapporto deficit-Pil del 3,2%, e di interromperla invece al Portogallo, che ha rimesso in ordine i propri conti. Nelle prossime settimane, inoltre, anche la Grecia entrerà nel mirino dell'esecutivo: il nuovo governo di centro-destra ha rivisto i conti 2003 ed ha scoperto un deficit al 2,95%. Secondo le nuove stime, anche quest'anno Francia e Germania faranno peggio dell'Italia, con un disavanzo rispettivo stimato al 3,7% e al 3,6%. Ma nel 2005, le cose potrebbero cambiare: il disavanzo italiano è stimato infatti salire al 4% del pil, mentre quello francese dovrebbe scendere al 3,6% e quello tedesco al 2,8%, collocandosi così, anche se di poco, sotto il tetto del Patto di stabilità e di crescita.