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«Rutelli è il peggiore, vota contro Roma» Bondi: «Romano? Spira bonomia dagli artigli. Ha troppi scheletri nell'armadio»

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Perché nel primo e nel secondo caso svilisce il suo ruolo di presidente della Commissione Europea». Sandro Bondi torna alla carica del leader in pectore dell'Ulivo che ormai ogni giorno attacca Berlusconi. «E questa è l'altra anomalia», puntualizza il coordinatore di Forza Italia. E cioè? Qual è? «L'anomalia è il fatto che Prodi divenne presidente della commissione Europea con il parere favorevole di Berlusconi. Perché questa è la verità: la Casa delle Libertà, quando sono in gioco gli interessi del Paese, non fa distinzione. L'Ulivo ragiona all'incontrario». Come all'incontrario? «Per loro innanzitutto c'è l'odio nei confronti di Berlusconi. Tutto il resto è secondario. Intendo dire il Paese, l'Italia, la nostra immagine a livello internazionale: non contano nulla per l'Ulivo». Ma a che cosa si riferisce, scusi? «Penso a Prodi, ma non solo a lui. C'è chi fa di peggio». Chi, onorevole? «Penso al leader della Margherita, Francesco Rutelli. Lui, ex sindaco di Roma, ha presentato un emendamento al Parlamento di Strasburgo affinché la Costituzione europea venga firmata a Madrid e non a Roma. È davvero incredibile: sta lavorando contro la sua città per l'odio nei confronti di Berlusconi. Perdono di vista tutto». In che senso «perdono di vista tutto»? «Perdono il senso delle cose, della realtà, accecati dall'odio verso Berlusconi. Rutelli, che, ripeto, è stato sindaco di Roma, vota a livello internazionale contro la sua città. Tra l'altro dimentica che anche Ciampi si sta battendo per fare in modo che la Costituzione Ue nasca nella nostra Capitale, dove furono siglati i Trattati del '57 con i quali vide la luce la Comunità Economica Europea. Ma Rutelli non è il solo». A chi altri sta pensando? «Penso a quel "campione della democrazia" che è Antonio Di Pietro che si sta battendo per far condannare l'Italia dall'Unione Europea per la libertà di stampa. Ecco, tutta gente che lavora contro il nostro Paese. Spero che gli italiani se ne rendano conto quando si tratterà di scegliere da chi farsi rappresentare in Europa». Bondi, torniamo a Prodi. Forza Italia si farà promotrice di azioni di censura a livello comunitario per il suo comportamento? «No, non faremo azioni contro un italiano. Non faremo niente che possa danneggiare il nostro Paese». Subirete allora gli attacchi di Prodi? «Penso che debba smettere di comportarsi in questo modo. Vuole fare politica? Si candidi! Deve finire questo inganno con Prodi che fa i comizi, fonda un partito, lo guida, mette la sua faccia sui manifesti... Insomma, scenda in campo, faccia una scelta chiara: si candidi e non faccia finta di esserlo». Ma continuerete a subire i suoi attacchi? «Sa cosa mi disse di Prodi un amico». No, che cosa le disse? «Disse: spira bonomia da tutti gli artigli. Ecco, è un uomo cattivo, vendicativo. Se la prenda con quelli che lo hanno cacciato dall'Italia, i suoi compagni del centrosinistra. E, soprattutto, la smetta di dettare la morale. Proprio lui...». Come «proprio lui»? «Senta, Prodi ha l'armadio zeppo di scheletri. La Sme, Telekom Serbia... L'elenco è lungo. Ecco, lasci stare il ruolo di moralista, non dica che cosa va bene e che cosa no. Non è il suo ruolo nè il suo compito. E soprattutto non ha alcuna autorità e nessuna autorevolezza per farlo. Si preoccupi di quelli che lo hanno già mandato via, faccia molta attenzione a quella accozzaglia del centrosinistra: sono divisi su tutto». Onorevole, ma anche la Cdl non sta troppo bene, o no? «Assolutamente no, mi sembra che stiamo benissimo». A sentire Berlusconi e Fini, non si direbbe... «Guardi, tra di noi si discute. Ma nel merito, sulle scelte vere Berlusconi e Fini sono sempre d'accordo. Anche perché a Berlusconi non c'è alternativa».

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