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Quattro mesi in più per sanare gli abusi edilizi L'opposizione insorge: è una vergogna. Ma sono poche le richieste di agevolazione già arrivate

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Il Consiglio dei ministri ha varato l'annunciata proroga del condono edilizio. Il termine per aderire slitta dal 31 marzo al 31 luglio e entro questa data va versata anche la prima parte dell'oblazione; ma la proroga porta anche un pò più in là i pagamenti della seconda e terza rata, al 30 settembre e al 30 novembre. Sanare gli abusivismi sarà «più agevole» grazie alla proroga, afferma una nota del governo che riconosce che a causa del quadro di incertezza normativa «il numero delle definizioni agevolate richieste fino ad oggi risulta sensibilmente inferiore a quello stimato». Insorge l'opposizione affermando che «è una vergogna» e tra gli ambientalisti il Wwf avverte: in attesa della sentenza della Consulta «la domanda equivale ad un'autodenuncia». PROROGA DI 4 MESI. Il Consiglio dei ministri ha dunque semplicemente spostato la data di adesione e i connessi termini per i pagamenti. Si tratta di «una mera proroga», ha detto il ministro per le Politiche regionali Enrico La Loggia, al termine del Consiglio dei ministri. Per quanto riguarda tutti gli aspetti nulla dunque cambia, fermo restando le possibili modifiche che potranno in ogni caso essere apportate dal Parlamento nell'iter della conversione del decreto in legge per ampliarne ulteriormente le maglie. ADESIONI INFERIORI ALLE PREVISIONI. Lo ammette lo stesso governo nel comunicato ufficiale diffuso al termine della riunione del Cdm. E se Fausto Giovannelli dei Ds parla di «condono nato morto» e i Verdi di «fallimento della sanatoria e di enorme buco nelle casse dello Stato», il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli commenta: «Ho sempre sostenuto la perplessità che si realizzi il gettito previsto». CONSULTA: VERDETTO L'11 MAGGIO. Di fatto la sanatoria edilizia resta sospesa fino alla sentenza della Corte Costituzionale che si dovrà pronunciare sui ricorsi delle Regioni che hanno espresso dubbi sulla legittimità di questo condono. Le Regioni avevano qualche giorno fa invece rinunciato alla sospensiva. SI PAGA AL COMUNE. Si potrà utilizzare anche il modello F24 e in caso di più illeciti, bisognerà presentare tante domande quanti sono gli abusi. Le domande per accedere al condono edilizio possono essere redatte utilizzando l'apposito modello (oltre che sulla Gazzetta Ufficiale del 25 novembre 2003, copia di questo modello è reperibile nei siti Internet del Dipartimento delle politiche fiscali, www.finanze.gov.it, dell'Agenzia delle entrate, www.agenziaentrate.gov.it, e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, www.infrastrutturetrasporti.it). Il pagamento dell'oblazione può essere eseguito utilizzando il bollettino di conto corrente postale a tre sezioni indicando: il numero di c/c postale 255000 intestato a Poste italiane, l'importo, gli estremi identificativi e l'indirizzo del richiedente. SU DEMANIO POSSIBILE SANARE ABUSI. Per gli abusi edilizi realizzati su territorio demaniale, oltre alla presentazione al Comune competente della domanda di definizione deve essere presentata dal soggetto legittimato alla filiale dell'Agenzia del Demanio territorialmente competente, apposita domanda volta ad ottenere la disponibilità dello Stato a cedere, a titolo oneroso, l'area su cui insiste l'opera ovvero a garantire il diritto al mantenimento dell'opera sul suolo statale. QUANTO COSTA. L'esborso è legato a diverse variabili: tipologia dell'abuso, opera su area demaniale, numero di abitanti del Comune. In ogni caso per un abuso normale si pagano da un minimo di 60 a un massimo di 150 euro al metro quadrato. Per gli abusi che si siano tradotti in una manutenzione o restauro dell'immobile l'oblazione è a forfait (da un minimo di 516 ad un massimo di 3.500 euro). A questo vanno aggiunti gli oneri concessori (da un minimo di 18 euro mq) e il costo dell'area se si è costruito su terreno pubblico. È condonabile in ogni caso solo ciò che realizzato prima del 31 marzo 2003. Si paga in 3 rate (il 30% entro il 31 luglio 2004, poi entro il 30 settembre e il 30 novembr

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