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DOPO l'ok del Senato alle riforme istituzionali, col discusso articolo sulla «devolution», il vicepresidente ...

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«La riforma costituzionale approvata dal Senato - dice l'esponente di Alleanza Nazionale - fa emergere preoccupanti perplessità sia sull'idoneità del nuovo assetto a garantire un giusto ed efficiente equilibrio democratico e istituzionale, sia sul rischio che la «devolution» finisca per disaggregare valori fondanti della Repubblica a partire dalla sanità, l'istruzione e la tutela dell'ordine pubblico». Fiori sottolinea, allora, la necessità di apportare delle modifiche al testo, che ora passa al vaglio di Montecitorio, e chiede di «recuperare una collaborazione con le opposizioni su un tema che dovrebbe vedere un confronto costruttivo, pacato fra tutte le forze politiche presenti alla Camera». Vista la delicatezza dell'argomento in discussione («che riguarda la vita stessa e la funzionalità della nostra democrazia») Fiori chiede l'adesione al comitato di «tutti coloro (parlamentari e non) che si vogliono impegnare per attuare una riforma che realizzi realmente un passo in avanti della qualità della nostra democrazia». «Una riforma - conclude - che non vada a intaccare quei valori dello Stato unitario, dell'uguaglianza di tutti i cittadini e della solidarietà che sono alla base della nostra civile convivenza». Subito dopo la presentazione dell'iniziativa sono giunte già le prime adesioni. «Aderisco senza riserve - dice Antonio Mazzocchi, responsabile di An per la piccola e media impresa - a un'iniziativa che ritengo sensata e necessaria». «La necessità di procedere sul terreno delle riforme, - continua Mazzocchi - in sintonia e in modo unitario, e coinvolgendo il più possibile anche l'opposizione, è a mio avviso una questione primaria». «E con questo spirito - dice ancora l'esponente di An - va anche tenuta alta l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione dell'unità nazionale, che va comunque difesa e ribadita quale punto essenziale di valori condivisi e di comune identità».

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