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Maroni: coi sindacati parlerò di welfare ma non di pensioni

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Così ieri il ministro del Lavoro Maroni. Non è ancora chiaro, peraltro, chi farà la convocazione, se Berlusconi o Maroni. «Devo sentire Berlusconi tra oggi e domani - ha spiegato il ministro -. Ho sentito che dice che la convocazione devo farla io, non capisco se per le pensioni o per tutta la piattaforma. Sulle pensioni non ci sarà nessuna convocazione, il confronto è concluso e la partita è nelle mani del Parlamento. Se invece il presidente del Consiglio con le sue dichiarazioni ha inteso delegare me su tutta la piattaforma sarebbe una cosa importante, utile, sono pronto per farlo». Il ministro ha definito la piattaforma sindacale «importante» ma ha anche avvertito che il dialogo non dipende in alcun modo dallo sciopero che comunque «non è riuscito». «Non faccio dipendere l'esito e neanche l'avvio del confronto - ha avvertito - dallo sciopero. Credo non sia riuscito e che sia stato molto inferiore alle aspettative. Ma questo non rende meno importante e interessante la piattaforma sindacale. La mancata riuscita dello sciopero non accelera né allontana il confronto».

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