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«Ora serve il federalismo fiscale»

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L'auspicio è stato fatto conversando con i giornalisti in Senato dopo l'approvazione delle riforme. «È un grosso passo avanti - ha detto La Loggia - per cambiare il nostro paese, un passo atteso da più di trent'anni. È un impianto molto equilibrato che bilancia meglio i poteri fra centro e periferia, che dà nuovo slancio al federalismo e ne completa il percorso con nuovi e più pregnanti ruoli per le regioni che sono contemperati con gli accresciuti poteri del primo ministro; il tutto in un quadro di garanzie in cui il presidente della Repubblica è ampiamente rafforzato nel suo ruolo di equilibrio e di garante». Insomma, ha proseguito il ministro «è una riforma molto efficace che ovviamente proseguirà il suo percorso, con possibili miglioramenti alla Camera. Però il risultato raggiunto già qui in Senato è straordinariamente positivo». Secondo La Loggia la riforma dell'Ulivo è sì stata mantenuta però «è stata notevolmente migliorata»: «Alcune materie - ha ricordato - sono state attribuite in competenze esclusive alle regioni ed è stato rafforzato l'art.120 della Costituzione che ora non prevede solo un potere sostitutivo dello stato ma anche un potere preventivo per possibili interventi per garantire l'interesse nazionale. Inoltre si è creato questo meccanismo nuovo del Senato federale che permette non solo un miglior collegamento con il territorio, ma diventa una vera e propria Camera di compensazione delle diverse esigenze del paese. E poi si è tolta l'ultima parte dell'art. 116 che prevedeva un federalismo differenziato, mentre quello che esce da questa riforma è un federalismo solidale e fortemente equilibrato».

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