Sanità, ok per emergenze e prevenzione
Il dl che dispone interventi urgenti per la prevenzione sanitaria in situazioni di particolare rischio che possono verificarsi a causa di epidemie, casuali o intenzionali (bioterrorismo), per emergenze climatiche o altre cause. Viene istituito un centro di coordinamento tra le istituzioni nazionali e regionali per la valutazione e la gestione dei rischi, responsabile anche della comunicazione alla società civile ed agli operatori. Il decreto legge individua inoltre risorse che consentiranno la messa in opera di specifici interventi nel campo della ricerca genetico-molecolare cofinanziata da Italia e Stati Uniti, nonchè la creazione di un apposito istituto, con sede a Milano, collegato all'Istituto superiore di sanità. «Abbiamo approvato un altro decreto legge, che pone la necessaria attenzione alle emergenze sanitarie e alla prevenzione dei tumori», afferma Berlusconi. Il nuovo provvedimento, spiega Sirchia, «ripropone i contenuti del vecchio dl sulle emergenze sanitarie e il bioterrorismo, temi che non possono attendere. Sarebbe irresponsabile ritardare provvedimenti a tutela della salute pubblica sempre più minacciata da eventi terroristici e naturali, come i virus». Nel decreto sono state inserite norme per incentivare la prevenzione oncologica. Commentando poi la bocciatura del vecchio dl alla Camera, che ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Centro-Sinistra, il ministro definisce «deludente la gioia dell'opposizione». Quanto accaduto alla Camera, ha sottolineato anche il presidente del Consiglio, «ho l'assoluta certezza che sia stato dovuto ad un errore di calcolo; è stato semplicemente un incidente». D'altro canto, «è spiacevole restare in Parlamento a schiacciare un tasto», ha concluso Berlusconi, aggiungendo di avere delle idee al fine di una revisione dei regolamenti parlamentari. Per vincere la lotta contro i tumori, c'è un elemento fondamentale, «forse poco scientifico ma di grande efficacia: la forza e la volontà di vincere anche questa malattia». Parola del presidente del Consiglio che ha aggiunto come il «male del secolo» non sia un «nemico invincibile e possa essere sconfitto» e ha reso noto di aver devoluto 10 milioni di euro all'ospedale San Raffaele di Milano.