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IL PROCURATORE SPATARO

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«Un'incredibile disinformazione»

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Il magistrato mette in chiaro che Battisti, dal 1990 rifugiato a Parigi, è stato condannato «sulla base di solide prove» e che una nuova richiesta d'estradizione da parte dell'Italia (la corte d'appello di Parigi la vaglierà il 7 aprile) è giustificata in quanto quella precedente del 1991 era stata inoltrata prima della condanna definitiva. Il magistrato mette in chiaro che Battisti, dal 1990 rifugiato a Parigi, è stato sì condannato per due omicidi commessi nello stesso giorno in due città diverse (Milano e Venezia) dai Proletari armati per il comunismo, ma in un caso figura come esecutore materiale e nell'altro come mandante. Spataro mette in evidenza che l'organizzazione terroristica di Battisti «era al limite della delinquenza comune» e che una nuova richiesta d'estradizione da parte dell'Italia è giustificata in quanto quella esaminata nel 1991 a Parigi era stata inoltrata prima della condanna definitiva. Il procuratore aggiunto di Milano difende anche il processo in contumacia («ineccepibile se rispetta certe regole»), nega che Battisti sia vittima della «giustizia di Berlusconi» («è ridicolo») e sostiene che la cosiddetta «dottrina Mitterrand» in base alla quale la Francia ha dato cittadinanza a molti ex terroristi italiani non ha mai riguardato - nella sua formulazione originaria - gli autori di omicidi. «Non penso - conclude Spataro a proposito del caso Battisti - che si possa invocare la tradizionale ospitalità della Francia per permettere ad un assassino di sottrarsi alla giustizia».

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