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Attenti, si scatena la guerriglia

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«Stando alle dichiarazioni che leggiamo, la presunta manifestazione del 18 marzo rischia di trasformarsi in un'occasione di guerriglia contro chiunque non accetti le parole d'ordine di quella del 20 marzo» si legge in una nota. A suo avviso, «il mondo politico farebbe migliore figura ad evitare di dare sfogo all'estremismo saddamita di certa sinistra». A parlare dei possibili effetti della manifestazione è anche il leader dell'Udc, Marco Follini. «Se si vuole creare un clima unitario e cercare di coltivare il minimo comune denominatore nella lotta al terrorismo - afferma - è saggio togliere di mezzo quelle parole d' ordine, quegli argomenti e quelle manifestazioni che sortiscono l'effetto opposto». Per Follini «se si fa una manifestazione di tutti contro il terrorismo, non ha senso che contemporaneamente si faccia e si partecipi (due giorni prima o due giorni dopo) a una manifestazione che ha l' effetto di marcare una contraddizione molto forte fra quei partiti che vengono chiamati invece a dare prova della loro capacità di collaborazione. Fassino deve scegliere tra subire i ceffoni di Casarini e fare una manifestazione insieme a me. Le due cose mi pare che non stiano insieme».

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