LA SINISTRA apre senza grande stile la sua campagna elettorale anti-Berlusconi.

«Sarà bene che il presidente del Consiglio sappia che con le politiche della spesa sanitaria che il Governo sta facendo, rischia di non potersi curare nel prossimo anno». Con una battuta, Piero Fassino, parlando a Reggio Emilia, ha ironizzato sulle politiche sanitarie del Governo, riferendosi alla visita specialistica sostenuta da Berlusconi qualche mese fa proprio all'ospedale della città emiliana. «Mi hanno raccontato che Berlusconi è venuto a Reggio Emilia a farsi visitare da un noto gastroenterologo - ha detto dal palco Fassino - e allora è bene che lo sappia. Perchè, quella fatta negli ultimi anni, è una politica che riduce prestazioni e servizi. Ogni volta che il Governo affronta politiche sociali, che sia previdenziale, o sanitaria o per gli anziani, il messaggio che trasmette ai cittadini parla di riduzione: o di risorse di prestazioni, a partire dal taglio dei trasferimenti agli enti locali». E non si ferma: «Quando il presidente del Consiglio dice: "Tranquilli, ci penso io"; e per tranquillizzare aggiunge: "La lampada nel mio studio di Palazzo Chigi non si spegne mai". Intanto dico, visti i risultati, se dormiva un pò non era male». Alle pesanti dichiarazioni di Fassino replica Forza Italia. «Fassino vergognati, la tua battuta fa solo ribrezzo...»., dice Elio Vito, mentre Fabrizio Cicchitto considera «l'uscita di Fassino sulle cure di Berlusconi semplicemente inqualificabile». «Incommentabili. Sono parole che non possono essere commentate» è il parere di Tajani, mentre il leader Ds D'Alema fa ironia di basso livello, lodando Bossi: «Vorrei dire adesso, in aggiunta alla ovvia e profonda solidarietà umana, che Bossi è un protagonista vero della politica italiana. Rappresenta sentimenti e posizioni che ci sono e a quali lui da dato forma politica». D'Alema ricorda di aver avuto con Bossi un «rapporto personale» e del leader della Lega dice: «È una persona vera, non di plastica, e io spero davvero che possa tornare presto protagonista».