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L'Annunziata provoca la Cdl contro il premier Per lei Cattaneo «deve rinforzare RaiDue e Tg2». Furibondi i consiglieri: «Ha violato ogni regola»

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Il suo sogno? Spaccare la Cdl su Rai e informazione politica, in modo da isolare il premier supercomunicatore. E lo fa con grande astuzia, con il colpo di scena della conferenza stampa anticipata a sorpresa di due giorni nella sua stanza al settimo piano (davanti allae telecamere di Sky) per illustrare i dati dell'Osservatorio di Pavia a sostegno della sua tesi trionfante: «Berlusconi tende a mangiare i suoi figli, come un piccolo Krono... Quando parla in Tv e aumenta a dismisura il tempo a lui dedicato non parla come rappresentante del governo, ma è soggetto politico e invade il video a scapito della sua stessa coalizione. Cioè degli altri leader della maggioranza». Eccola la nuova Lucy filo-leghista, filo-An e filo-Udc. Una pasionaria della par condicio, paladina di tutte le forze politiche bistrattate e schiacciate dall'orco mangiatutto Berlusconi. Stavolta infatti l'opposizione quasi non le interessa. Anzi, sottolinea soddisfatta che la Rai, per quanto riguarda il criterio zaccariano dei tre terzi, da gennaio a febbraio, è riuscita a riequilibrare la forbice maggioranza-opposizione, anzi l'ha capovolta. Ad esempio: il governo ha avuto il 39,6% delle presenze nei programmi di approfondimento Rai, contro il 12,9% della Cdl e il 35,7% dell'Ulivo. Il problema per la presidente è un altro: Berlusconi con la sua presenza continua in Tv non ha oscurato i suoi naturali oppositori, ma il sangue del suo sangue. Nello stesso mese infatti Berlusconi ha parlato nei tg Rai per 52 minuti, seguito al secondo posto da Ciampi (25 minuti), da Fassino (21), Fini (17), Casini (16), Follini (15), Rutelli (15), Gasparri (12) e Prodi (11). Ma nel tempo «totale» dedicato ai politici (quello che conteggia i momenti in cui si parla di qualcuno) secondo l'Annunziata il distacco è più grande: Berlusconi è in testa con 335 minuti, seguito sempre da Ciampi con 102, da Prodi con 90 e da Fini con 62. Peccato però che i 335 minuti incriminati potrebbero anche essere tutti di critiche e attacchi all'operato del presidente del Consiglio... Lucia lo accenna, ma non più di tanto. «Il problema in vista della campagna elettorale è delle istituzioni, non di Lucia Annunziata», sottolinea. E allora perché ha voluto bruciare sul tempo il dg Cattaneo e parlare subito dei dati? (A proposito, sul prolungamento del contratto a Pavia è ormai giallo). Risposta: perché con Berlusconi a Porta a Porta il dibattito si sta infuocando sempre più. Infatti alla sua interpretazione Cattaneo replica con una nota ufficiale dell'azienda: «Le rilevazioni dell'Osservatorio di Pavia confermano l'assoluto rispetto del pluralismo. Le presenze del 2000, del Governo di centro-sinistra, confrontate con quelle del 2003 danno un assoluto equilibrio di gestione. Ma il colpo di mano della presidente fa infuriare i consiglieri. Alberoni e Petroni si indignano per il comportamento che calpesta ogni prassi del CdA. Veneziani trova «avvilente che il presidente si accodi alla posizione del leader dei ds». Di fronte alla rivolta dei consiglieri, Lucy afferma di essere sul punto di «perdere la pazienza» e puntualizza l'autonomia del suo ruolo «di garanzia». Ma critiche arrivano da tutta la maggioranza. Per Romani di Fi, il «vero problema» che emerge dai dati è che «la Cdl è stata largamente penalizzata». Per Butti (An) «l'unica sovraesposta è proprio l'Annunziata». «Intervenga invece di fare battute», afferma invece Baccini, dell'Udc. Gli alleati della Cdl dunque non sembrano abboccare alla nuova strategia antiberlusconiana di Lucy, che continua nella critica a Cattaneo: «Gli ho detto che RaiDue e Tg2 sono ormai un caso urgente. Marano ha ragione: non può andare avanti senza un progetto sperando si salvarsi con l'ascolto di Belli per sempre. Non è mio compito intervenire sui palinsesti, ma sono preoccupata...». Non lo dice espressamente ma fa capire che An e Lega «potrebbero non essere contenti» di un simile trattamento. Ma ora, anche per l

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