SENZA rapide riforme del mercato del lavoro e dei sistemi previdenziali da parte degli Stati membri l'Ue ...
Secondo la bozza di conclusioni preparata dalla presidenza irlandese che sarà sottoposta all'approvazione dei leader dell'Ue il Consiglio europeo rivolgerà anche un forte appello agli Stati membri perché rispettino gli impegni presi con il Patto di stabilità, avallando inoltre la creazione di un super-gruppo di esperti che avrà il compito di monitorare i progressi dei Quindici rispetto agli obiettivi di crescita economica stabiliti nel 2000. «Il ritmo delle riforme va significativamente accelerato se l'Ue vuole davvero raggiungere gli obiettivi di crescita economica che si è prefissa per il 2010» osserva il testo, affermando che «la credibilità dell'intero processo di Lisbona richiede un incremento della messa in atto delle riforme a livello di Stati membri». In base al documento, che il vertice sarà chiamato a trasformare nella base della strategia economica europea per i prossimi cinque anni, «il Consiglio europeo incoraggia gli Stati membri a rafforzare la riforma delle pensioni, dell'occupazione e della sanità, che mirano ad affrontare le sfide fiscali associate all'invecchiamento della popolazione». Lavoro. «Creare maggiori e migliori posti di lavoro è il tema più urgente che gli Stati membri dell'Ue devono affrontare nel corso dei prossimi anni» si legge nella bozza di conclusioni che definisce «inaccettabile un tasso di disoccupazione complessivo dell'Ue superiore all'8%». Il documento lancia un forte richiamo agli Stati membri perchè «nella strategia complessiva per l'occupazione affrontino urgentemente tre sfide importanti: la flessibilità, l'ingresso di un maggior numero di persone nel mondo del lavoro e l'investimento in capitale umano». «La flessibilità - si legge - implica che i costi non salariali del lavoro vengano ridotti, che i salari tengano più conto della produttività e che siano rimossi gli ostacoli alle forme di lavoro flessibile, garantendo allo stesso tempo la sicurezza dei lavoratori». Rispettare il patto. Dai leader dell'Ue arriverà anche un monito per il rispetto degli impegni presi dagli Stati membri con il Patto di stabilità. Un segnale che potrebbe avere il valore di un cambiamento di rotta, dopo le polemiche che hanno fatto seguito alla sospensione di fatto applicata nel caso dei disavanzi di Francia e Germania.