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A Capalbio politici e non in tutte le salse

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Una volta terra di briganti e oggi angolo di quiete che non vuol dire solo vacanza, ma anche occasione di incontri politici per la nascita di nuove alleanze. Da Giuliano Amato (ex premier e ora senatore del gruppo misto) all'ex segretario della Quercia Achille Occhetto patron della svolta della Bolognina e attualmente alleato dell'ex pm Di pietro nella lista Italia dei valori. E poi l'ex ministro della Funzione pubblica Bassanini e l'attuale ministro dell'Ambiente Altero Matteoli di Alleanza nazionale. Ospiti fissi nei week end e tanti altri solo nel periodo estivo. Tanti politici con vizi e virtù. I primi soprattutto di natura culinaria. Perché in tanti passano con frequenza più o meno assidua in un negozietto di Borgo Carige per fare il pieno di prelibatezze fatte in casa. Insomma politici in tutte le salse da «C'era una volta a Capalbio», meta preferita anche da vip dello spettacolo e della cultura, tutti attratti da innocenti peccati di gola: marmellata di mela e menta, crema di carote, crema di castagne e cioccolato, marmellata di fichi e rum, di cipolle rosse, di melanzane e noci e di peperoncino. E poi tanti sughi e patè per tutti i gusti (olive verdi, di porcini, di carciofi e mentuccia). E anche la classica acqua cotta maremmana. In fila verso Capalbio alla scoperta di sapori e profumi senatori e deputati, ministri ed ex, dal Giglio e dall'Argentario, da Talamone e da Ansedonia. per fare una puntatina a Borgo Carige dalla signora Antonella D'Amico. Ed ecco l'attuale segretario dei Ds, Piero Fassino, che predilige i famosi «tozzetti» e sughi, da quello al cinghiale e ai porcini a quelli all'asparago e al basilico. E poi l'europarlamentare verde Gianni Mattioli, ex sottosegretario ai lavori pubblici nei governi Prodi e D'Alema, estimatore di patè di tutti i tipi essendo goloso di crostini toscani. Spesso si vedono anche Angelo Rizzoli e il giornalista Paolo Liguori, a caccia di marmellate fatte in casa. E non mancano anche personaggi del mondo dello spettacolo. Come il cantante Renato Zero, anche lui a far provviste di vasetti di marmellate di ogni tipo. Per non parlare di Lucrezia Lante della Rovere. Una specie di confessionale per innocenti peccati di gola la bottega-laboratorio di «C'era una volta a Capalbio». Un modo come un altro per estraniarsi dalle fatiche della politica per immergersi nella quotidianità della cucina di una volta dimenticando a tavola conflitto di interessi, riforma delle pensioni, par condicio e via dicendo. g.s.

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