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No di Ciampi alla grazia a Priebke

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«L'orrendo eccidio delle Fosse Ardeatine è più di un delitto contro l'umanità»

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A dirlo è stato ieri il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, rispondendo ad una domanda posta da una giornalista tedesca durante la conferenza stampa congiunta con il presidente della Germania, Rau. «Per affrontare questo tema - ha aggiunto Ciampi - bisogna sapere cosa ha significato per l'Italia del dopo 8 settembre 1943, in quel doloroso periodo che dura fino al termine della guerra, l'orrendo eccidio delle Fosse Ardeatine: è qualcosa di più di un delitto contro l'umanità. È una tragedia che ha colpito profondamente i sentimenti del popolo italiano». Ma non è tutto. Il prefetto di Roma, Achille Serra, sentito il Comitato per la sicurezza pubblica, ha chiesto al questore di vietare tutte le manifestazioni previste per oggi, sia quelle a favore della grazia a Priebke, sia quelle contrarie. «La decisione è maturata - ha spiegato il prefetto, Achille Serra - dopo aver preso atto del clima di tensione creatosi a seguito delle dichiarazioni rese agli organi di informazione dai promotori e sostenitori delle manifestazioni». «Infatti le tre manifestazioni (pro grazia Priebke e le due contro, una della Comunità Ebraica e l'altra di no global e sinistra, ndr) - ha aggiunto - si sarebbero svolte in concomitanza ed in luoghi ravvicinati, con prevedibili serie ripercussioni sull'ordine e la sicurezza pubblica. Tali preoccupazioni hanno trovato conferma nella decisione presa dallo stesso onorevole Taormina di non prendere parte alla manifestazione preavvisata dall'Associazione Uomo e Libertà». «La decisione di annullare tutte le manifestazioni su Priebke è ineccepibile e dimostra inequivocabilmente una profonda sensibilità istituzionale del prefetto Achille Serra e rammenta a tutti noi che occorre ricercare sempre le ragioni della convivenza civile» è stata la reazione del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, per il quale si tratta di «una soluzione giusta che rispetta la memoria delle vittime della violenza nazista e che restituisce a Roma il ruolo di città di pace e tolleranza».

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