LA ROMA SEMPRE IN VENDITA

La prima per trovare i finanziatori ponte in grado di consentire alla società di rispettare tutti i parametri del codice civile e della Lega professionisti. La seconda con i russi della Nafta Moskva, che torneranno a Roma per riprendere i contatti dopo il 16 marzo (quando si sarà chiusa la campagna elettorale in Russia). Intanto nè Franco Sensi nè la sua Roma 2000 hanno direttamente il diritto di voto in assemblea della società. Il 48,897% del capitale è infatti oggetto di pignoramento da parte del U.S. Palermo a fronte di un debito non saldato di 7,8 milioni di euro. E il 7,023% è in pegno con diritot di voto a favore della Banca Antonveneta. Secondo Il Velino di ieri nuova finanza fresca servirebbe alla società di Sensi anche per aderire al nuovo condono fiscale prorogato al 15 aprile. Perchè solo mettendo in regola tutti i conti passati con il fisco la squadra potrà essere iscritta al prossimo campionato. L'aumento di capitale che deve essere sottoscritto per coprire le perdite ammonta a 150 milioni di euro, ma potrebbe non essere sufficiente. Ad essere in particolare sofferenza è anche la società controllante i giallorossi, la Roma 2000 di Sensi.