«Per il risparmio leggi e facce nuove»
Dichiarazioni bipartisan di buona volontà, ma anche divergenze trasversali
Lo spirito collaborativo e la convergenza su ipotesi comuni sono sottolineate tanto da esponenti del governo quanto da parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, ma le divergenze non mancano e attraversano trasversalmente gli schieramenti. A rinfocolare le polemiche è arrivata ieri la dichiarazione del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, rilasciata ad un settimanale: «La vera riforma non può essere limitata a una nuova legge: sono necessari, e a ogni livello, aria nuova e pulita, facce nuove». Poco dopo il vicepremier, Gianfranco Fini, si è detto «sostanzialmente d'accordo» con Tremonti, dopo aver espresso soddisfazione per «l'ampia convergenza» alla quale si sta orientando il Parlamento. Il riferimento alle «facce nuove» non piace a molti parlamentari, gli stessi che l'altro ieri non hanno gradito la partecipazione di molti colleghi al convegno dell'Aspen, nella cui agenda era proprio la riforma della tutela al risparmio. Così, allo spirito trasversale emerso nettamente all'Aspen con le dichiarazioni di molti dei partecipanti, a cominciare da quelle di Tremonti e di Giuliano Amato, si va contrapponendo un altro schieramento, bipartisan anch'esso. «Da tempo facciamo incontri fra parlamentari dei diversi schieramenti - dice Ivo Tarolli, senatore Udc - solo che alcuni vanno all'Aspen e altri si incontrano, più discretamente e opportunamente, in Parlamento». C'è da aspettarsi, dunque, un confronto trasversale su molti punti del provvedimento, a cominciare dalla possibilità di sostituire il governatore di Bankitalia con un organo collegiale, e dalla proposta di un mandato a termine per il governatore stesso. Ipotesi, quest'ultima, sulla quale Tremonti, come Amato, si sono detti certi ieri di un diffuso consenso in Parlamento. Ma molti altri sono i punti in discussione, come il ruolo del Cicr, le regole di governance e le sanzioni per i reati, e le responsabilità di vigilanza e concorrenza sulle banche. L'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco (Ds), sintetizza così: «la proposta del governo sarà radicalmente cambiata dal Parlamento». Lo spirito con il quale debutta il disegno di legge è comunque rasserenante: la relazione introduttiva sarà unica, probabilmente letta dal relatore Ds, Sergio Gambini, designato dalla commissione Attività produttive. Oggi si deciderà anche di chiedere l'urgenza per il provvedimento. Intanto, fioccano i commenti alle dichiarazioni di Tremonti sulle «facce nuove». Per Gambini, «ai Ds interessano le norme, non le personalizzazioni», mentre per Luigi Grillo (FI) «parlare di facce è una battuta da bar» e per Ivo Tarolli (Udc) la richiesta di «facce nuove» risponde «più a logiche da resa dei conti che alla volontà di tutelare al meglio risparmiatori e investitori».