Nuova legge sulla prostituzione da martedì guerra di emendamenti
«Eros center» lontano da asili, chiese, stadi e edifici istituzionalì e collocati in palazzi dove non ci siano abitazioni private. Fino a cinque anni di carcere per i clienti che vanno con prostitute ridotte in schiavitù e obbligo per le lucciole di pagare le tasse, ma possibilità di ottenere incentivi. Sono queste alcune delle proposte di modifica che da martedì prossimo riprende il suo iter in commissione Giustizia della Camera. Nel 20% di ogni città la prostituzione può essere esercitata senza problemi. A prevederlo sono alcuni emendamenti firmati da Verdi, Pdci e Sdi nei quali si legge testualmente che «la prostituzione non può essere vietata in una parte del territorio urbano superiore all'80%». Ma di zone free parlano anche il responsabile Giustizia della Margherita Giuseppe Fanfani e il deputato di An Teodoro Buontempo. Le «case a luci rosse», previste nel testo del governo, devono essere lontane almeno 400 metri da chiese, scuole «di qualsiasi grado», asili e impianti sportivi. Chi va con prostitute ridotte in schiavitù rischia il carcere fino a cinque anni. A proporlo è la responsabile Giustizia dell'Udc Erminia Mazzoni che prevede il carcere anche per il cliente recidivo adescato in luogo pubblico. Balletto di cifre poi per quanto riguarda le sanzioni. Chi viene trovato con una prostituta per strada può essere condannato al pagamento di una somma che oscilla dai 50 ai 100 euro, per Luana Zanella (Verdi), e dai 1.000 ai 10.000 euro, per Carolina Lussana. Le prostitute non dovranno avere documenti speciali, nè costrette a presentarsi periodicamente negli uffici di pubblica sicurezza. È quanto si legge in un emendamento di Teodoro Buontempo (An) che propone però per le «squillo» l'obbligo di pagare le tasse sul reddito. Anche la Lega chiede che le prostitute si mettano in regola con il fisco: il ministro dell'Economia dovrà determinare il valore dell'imposta sul sesso a pagamento. Per la Quercia, chi sfrutta la prostituzione dovrebbe essere punito con la detenzione dai quattro ai dieci anni. Su questo sono d'accordo in molti, dai Ds alla Lega. E in questi eros center, scrivono la responsabile Giustizia della Quercia Anna Finocchiaro e il deputato Francesco Bonito, non sarà possibile ospitare minori anche se figli o parenti.