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«Il ddl non risolve tutti i problemi». Si lavora alle modifiche

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Così oggi Alleanza Nazionale celebra la «giornata del risparmio». L'evento, il primo di una serie di manifestazioni tematiche che cadenzeranno l'azione politica di An da qui a giugno, avrà luogo al PalaFiera di Parma, con inizio alle ore 11. Nella città emiliana, sarà presente tutto lo stato maggiore del partito. Concluderà il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini. È prevista la partecipazione di esponenti del mondo economico e finanziario e dei rappresentanti delle associazioni di difesa dei consumatori. I lavori saranno aperti dal coordinatore nazionale, Ignazio La Russa. Seguiranno le relazioni tecniche affidate al comitato economico di An formato da Mario Baldassarri, viceministro dell'Economia, Pasquale Viespoli, sottosegretario al Welfare, Pietro Armani, presidente della commissione Lavori pubblici e ambiente della Camera, Francesco Pontone, presidente della commissione Attività Produttive del Senato, Riccardo Pedrizzi, presidente della commissione Finanze di palazzo Madama, Stefano Saglia, responsabile Politiche Industriali di An. «Bisogna rafforzare i meccanismi di controllo che non hanno funzionato bene», dichiara il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. «La vicenda della Banca 121 - sottolinea l'esponente di An - si aggiunge in maniera clamorosa ed anche con la complicità di ambienti politici che hanno esaltato quella banca e chi la gestiva, dimostra che ci vuole più controllo più attenzione». Procede spedito il ddl che istituisce l'Authority del risparmio, anche se il presidente della commissione Attività produttive della Camera Bruno Tabacci (Udc) avverte: «Non risolve tutti i problemi». Dall'opposzione giungono segnali di distensione. Per il presidente dei Ds Massimo D'Alema «è necessario sviluppare il confronto e puntare sul sistema di controlli indipendenti e sull'etica, cosa che fino ad oggi è mancata. Noi abbiamo il dovere del confronto e non dello scontro politico». Il segretario della Quercia Pier Fassino afferma inoltre che sulla futura legge sul risparmio «è bene che vi sia il più ampio consenso possibile». «Dobbiamo fare un buon lavoro bipartisan, ma l'azione di Tremonti mi pare un po' contraddittoria» dice il responsabile economico della Margherita, Enrico Letta.

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