ELEZIONI: FIORI LANCIA PRIMARIE
La necessità è quella di intervenire sulle varie leggi per dare ai «cittadini la possibilità di scegliere con consapevolezzi», Berlusconi ha sottolineato come l'obiettivo finale è quello di avere un governo stabile per il paese con una «maggioranza solida» alla Camera, al Senato federale e presso le assemblee regionali. Berlusconi continua a «lavorare con ottimismo e perseveranza» anche se viene «insolentito» tutti i giorni dai giornali, «e non solo dall'Unità», con considerazioni «pessimistiche», e nonostante la «presenza della prima repubblica» in tutte le istituzioni, proprio «tutte», renda l'opera «più difficile». Il premier, conversando con i giornalisti mentre esce da palazzo Chigi, ribadisce con forza la volontà di «andare avanti», ponendo al primo posto la questione delle riforme, a cominciare da quelle relative alle leggi elettorali che, a suo avviso, devono essere ricondotte ad una unicum «omogeneo» per tutte le elezioni (cosa su cui è ormai necessario applicarsi, ha detto). E ciò non solo per dare ai cittadini la possibilità di decidere con «consapevolezza», evitando le solite «minestre» proposte dalle segreterie dei partiti, ma anche per completare il percorso verso maggioranze stabili per Camera, Senato ed assemblee regionali. Al giro di boa del terzo anno di attività dell'attuale governo, il premier può constatare che «la stabilità fa bene al paese». Ieri intanto nell'ufficio del vicepresidente della Camera Publio Fiori c'è stata una riunione dei deputati e dei senatori che presenteranno il progetto di legge per la regolamentazione delle elezioni primarie, cui ha partecipato anche il leader dei Liberaldemocratici Mario Segni. Nell'incontro si è deciso invitare a sottoscrivere il provvedimento tutti i parlamentari, a qualsiasi gruppo essi appartengano, «volendo - si legge in una nota - regolamentare un'esigenza di partecipazione che è sentita da tutti i cittadini e non è patrimonio esclusivo di un partito o di uno schieramento.