Procedura d'urgenza alla Camera. An: «Noi siamo dalla parte delle formiche»
Alla Camera, infatti, avrà una procedura d'urgenza. E, molto probabilmente, un'intesa bipartisan Gli effetti degli scandali finanziari sul risparmio nazionale e più in generale sul sistema Italia, insomma, continuano a tenere banco nel mondo politico, più che mai in allarme dopo l'avviso di garanzia al governatore di Bankitalia per l'inchiesta sulla Banca 121, e determinano numerose iniziative dei partiti, come le 100 manifestazioni nazionali a tutela dei risparmiatori annunciate da An. Il timore che, a forza di scandali, si finisca con il buttare via «il bambino con l'acqua sporca», facendo crollare la fiducia verso il sistema bancario induce poi anche i politici più critici verso i vertici della Banca d'Italia ad una grande prudenza. Per la prima volta nella storia della legislatura un disegno di legge del Governo avrà come relatore un rappresentante dell'opposizione. I presidenti delle due commissioni alle quali il presidente della Camera ha assegnato il ddl, Bruno Tabacci per la commissione Attività produttive e Giorgio La Malfa per la commissione Finanze, hanno deciso di attribuire l'incarico di relatori ad un diessino, Sergio Gambini e ad un esponente di Fi, forse Renzo Patria. «Abbiamo così affidato ai due principali gruppi parlamentari responsabilità dirette nell'iter del provvedimento», spiega La Malfa, perché si è di fronte «di fronte ad una questione delicata e importante che deve essere affrontata con spirito costruttivo e in cui tutti si devono assumere le proprie responsabilità». E Tabacci, che sottolinea come la decisione sia stata presa dopo aver consultato anche Tremonti, rileva «il valore politico di questa scelta». Mentre Gambini sottolinea di aver accettato l'incarico «per la consapevolezza che ci troviamo di fronte ad un'emergenza e come tale va affrontata con responsabilità» e precisa, «lavorerò per una soluzione condivisa». An, intanto, dà il via ad una serie di manifestazioni in tutta Italia per la tutela dei risparmiatori e indica alcune priorità che dovrebbero essere tradotte in correttivi al ddl durante il passaggio parlamentare: «Rafforzare le sanzioni già previste, ad impedire gli intrecci perversi banche-imprese, ad assicurare la presenza dei lavoratori negli organi di controllo delle aziende, ad istituire il garante del risparmiatore e a promuovere lo statuto del risparmiatore». Ma il responsabile economico del partito si spinge oltre, Pietro Armani: l'ammissione alla quotazione in borsa di una società, sia affidata alla Consob e non alla Borsa italiana Spa. «Non è logico - sottolineato - che a decidere sul listing sia la Borsa Spa, perché, essendo una società per azioni, ed avendo quindi fini di lucro, ha interesse che nel listino sia presente il maggior numero possibile di titoli». L'esame del disegno di legge che riformerà le autorità di controllo del risparmio comincerà giovedì 4 marzo nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera con le relazione introduttive. Se passerà la procedura d'urgenza il passaggio in commissione sarà breve per consentire l'approdo in Aula più veloce.