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Gli 007 setacciano gli istituti di credito Usa

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Le dichiarazioni dell'ex dipendente della banca Usa, che ha risposto alle domande dei magistrati milanesi dalle 21.30 alle 3 di notte, sono state raccolte in un verbale che è stato secretato, come accade quando le rivelazioni sono particolarmente delicate. Sala, indagato per aggiotaggio, false comunicazioni dei revisori, truffa aggravata e anche riciclaggio, è indicato come colui che curò, insieme all'ex mente finanziaria di Parmalat, Fausto Tonna, alcune operazioni controverse tra Bank of America e il gruppo di Collecchio, prima che il funzionario fosse licenziato dal colosso del credito statunitense. E anche ieri - dopo la visita di martedì in procura a Parma - gli ispettori Sec, durante il colloquio nell'ufficio del procuratore Manlio Minale con i pm milanesi, avrebbero parlato di banche americane. Gli inviati dell'autorità di controllo della borsa Usa avrebbero chiesto informazioni, in particolare, sul ruolo, nell'inchiesta milanese, di Bank of America, Citigroup e della società di revisione primaria di Parmalat, la Deloitte & Touche. Con loro, con due magistrati del distretto di New York e un agente della Fbi i pm milanesi hanno anche discusso di rogatorie che potrebbero essere avviate al più presto. Un modo, questo, per accelerare un fitto scambio di documentazione tra l'autorità Usa e la procura di Milano. Negli Stati Uniti, da qualche tempo, è stata avviata un'inchiesta per un reato simile alla nostra truffa aggravata ai danni dei risparmiatori ed è anche cominciata la cosiddetta class action, finalizzata ad ottenere i risarcimenti per i danni subiti. A Milano, invece, il dito è puntato sul comportamento di alcuni istituti di credito che avrebbero fornito una sorta di copertura a Parmalat, pur sapendo del grave stato di crisi che ormai da tempo il gruppo di Collecchio stava attraversando. Oggi i pm milanesi partono alla volta di Parma per interrogare gli indagati detenuti ai quali è stato notificato, nei giorni scorsi, un invito a comparire in vista di una richiesta di giudizio immediato nel filone dell'aggiotaggio. Tra questi vi sono l'ex patron di Parmalat, Calisto Tanzi, Fausto Tonna e il legale, ritenuto l'ideatore del sistema di società off-shore di Collecchio, l'avvocato Giampaolo Zini.

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