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Arrestato Bernardoni presidente Parmatour

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Il simbolico passaggio alla fase due dell'inchiesta sul crac Parmalat è stato ieri rappresentato da questa sorta di passaggio del testimone. Bernardoni, a capo di una serie di concessionarie di auto di lusso, ex dirigente del Bologna Calcio è stato arrestato ieri nel capoluogo emiliano dagli uomini della Guardia di finanza per il ruolo svolto nelle distrazioni del gruppo verso il versante turistico. Claudio Pessina, invece, capo della contabilità Parmalat e da sempre collaborativo con i magistrati, detenuto dal 31 dicembre scorso ha ottenuto gli arresti domiciliari ed è tornato dalla sua famiglia e dai suoi due figli. L'arresto di Bernardoni, sostanzialmente una appendice dell'operazione del 17 febbraio che portò in cella fra gli altri Francesca e Stefano Tanzi, è dovuto principalmente ai riscontri che gli inquirenti hanno trovato alle dichiarazioni più volte rilasciate negli interrogatari dall'ex direttore finanziario Fausto Tonna. Amico di Calisto Tanzi, Bernardoni fu chiamato dall'ex patron per fare luce sul denaro che vedeva sparire tra i mille rivoli delle società turistiche del gruppo. Investigazioni che Bernardoni, con l'ausilio di Angelo Cardile, riuscì in parte portare alla luce. Tanto da meritarsi da parte di Tanzi la nomina di presidente di consiglio d'amministrazione di Parmatour. Salvo, però, incassare anch'egli denaro distratto dallo stesso Tanzi, come riferisce ancora Fausto Tonna. È invece quindi tornato a casa Claudio Pessina, già presidente di Parmalat Austria e titolare di alcune concessionarie. Ma, fin dall'inizio dell'inchiesta collaborativo con i magistrati, al punto che è stato egli stesso a richiedere gli estratti conto di alcuni depositi bancari di alcune società della Antille, risposte contabili per le quali in procura c'è molta attesa, dopo l'aver riconosciuto come positivo il gesto dello stesso Pessina che ha fatto guadagnare molto tempo agli inquirenti che indagano sul quel versante dell'inchiesta e che hanno così evitato per questa occasione l'estenuante rito delle rogatorie. Poi, gli interrogatori di ieri. Tutti incentrati sul turismo. Nel carcere di via Burla sono stati sentiti Roberto Tedesco, amministratore delegato della Hit e membro del Cda Parmatour, nonchè il manager Camillo Florini, mentre è saltato l'interrogatorio dell'altro amministratore della Hit Claudio Baratta nonchè quello di Angelo Ugolotti. Tedesco è stato sentito per circa otto ore nel corso delle quali ha cercato di spiegare le forti ingerenze nella gestione operativa delle società del turismo da parte di Francesca Tanzi. L'intento dei magistrati è però quello di cercare di recuperare il denaro distratto sotto la gestione Tedesco da Parmalat Spa a Parmatour, «qualche decina di milioni di euro» secondo Fausto Tonna. Tedesco ha risposto alle domande ed ora partiranno gli accertamenti dei magistrati. Per quanto riguarda Florini, nel mirino degli inquirenti c'è le sue gestioni delle varie società turistiche. Infine, gli interrogatori di oggi i pm milanesi sentiranno Calisto Tanzi dopo l'invito a comparire emesso nell'ambito della decisione di procedere al rito abbreviato per aggiotaggio, mentre è stato rinviato l'atteso interrogatorio della figlia Francesca Tanzi.

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