«La contrattazione deve tornare al governo»
Così il vicepremier Gianfranco Fini ha sintetizzato il significato politico della prima «Conferenza dei direttori generali del Personale e degli Affari generali» dello Stato, voluta dal sottosegretario alla Funzione pubblica Learco Saporito e svoltasi ieri a Palazzo Vidoni. «Passati gli anni dell'ubriacatura ideologica» in cui la parola magica è stata «cambiamento» spesso solo per il cambiamento, trascorso l'«uragano giuridico-legislativo» in ogni livello istituzionale, resta la realtà del ruolo essenziale svolto dalla Pubblica Amministrazione, che ha saputo «correggere» gli eccessi di un tumultuoso processo e «garantire la continuità delle istituzioni», «al servizio della Nazione» così come vuole l'articolo 98 della Costituzione. A illustrare le questioni e a proporre soluzioni è stato il sottosegretario Saporito, che ha detto che la Conferenza deve porsi come camera di compensazione e coordinamento per l'attuazione nei vari ministeri delle direttive dell'Amministrazione e potrebbe riunirsi con cadenza trimestrale. Quindi, la necessità di dare al Paese (magari con un Forum delle alte dirigenze di Stato, Regioni, Province e Comuni) un armonico indirizzo. Ancora (importante specialmente ora che con gli accorpamenti di ministeri molto personale lavora insieme con diversi trattamenti), migliorare la gestione della contrattualistica che dovrebbe tornare alla Funzione pubblica rivedendo il ruolo dell'Aran. Saporito ha anche ribadito l'importanza delle funzioni di controllo sottolineando che, anche alla luce dei recenti gravissimi episodi di malcostume economico-finanziario, va esaminato se le cessioni di responsabilità fatte dall'amministrazione centrale hanno migliorato o non la capacità complessiva di controllo dello Stato. Infine, la valutazione delle prestazioni, l'accesso alla dirigenza, la formazione. Della necessità di un coordinamento con la normativa europea, che genera ormai un terzo di quella nazionale, ha parlato a sua volta il ministro Buttiglione. Fra gli interventi, quelli dell'on. Benedetti Valentini presidente della commissione Lavoro della Camera, del sottosegretario all'Interno D'Alì, del direttore generale di Confindustria Parisi secondo il quale l'Aran potrebbe essere abolita, del segretario generale alla Presidenza del Consiglio Catricala, di Francesco Verbaro direttore generale dell'Ufficio del personale delle P.A.. Intanto, l'ultimo riassetto, quello del ministro Mazzella che ridurrà il sistema dello «spoil system», è in attesa di andare al consiglio dei ministri che potrebbe esaminarlo la settimana prossima.