Veneziani: lo spot elettorale lo ha fatto l'Annunziata
Il caso in CdA. Polemica tra i poli. Fini: il premier ha favorito la Rai. Fassino: è un megalomane
E noi, al contrario, esprimeremo la nostra solidarietà a Maffei che ha fatto il suo lavoro di direttore e a tutti i dipendenti e giornalisti delle Rai, i cui stipendi sono garantiti, a prescindere dalla presidente, per fortuna». Marcello Veneziani è perentorio nel commentare il nuovo caso che ha investito viale Mazzini con al centro l'intervento censorio di Lucia Annunziata nei riguardi del premier tifoso milanista. Argomento che sarà oggi sul tavolo del CdA e sul quale sicuramente si arriverà allo scontro. Ma stavolta il dg Cattaneo non starà zitto, perché la presidente lo ha coinvolto in prima persona affermando che «si nasconde dietro i pantaloni del CdA e stacca gli assegni ai direttori». Accuse pesanti nei confronti del dg che sul caso la pensa in modo opposto all'Annunziata. Per lui, infatti, «l'intervento è stato esclusivamente tecnico e fatto da presidente del Milan». «L'unica che ha fatto politica, veramente, è l'Annunziata», sottolinea Veneziani, il quale aggiunge che «se il premier dovrebbe a parer mio valutare meglio i suoi interventi in ruoli così differenti, facendo magari un passo indietro, soprattutto perché rischia di generare una certa confusione nei telespettatori, la presidente ha fatto una vera incursione elettorale in una trasmissione di calcio. L'incontinenza della presidente è ormai cosa grave. Soprattutto quando afferma di "garantire gli stipendi" dei lavoratori Rai. Siamo alla follia! Se fossi del sindacato dei dipendenti le chiederei delle spiegazioni... Trovo molto meno partigiano l'intervento di Fassino che il suo». Per bocca del segretario Ds Fassino, infatti l'opposizione parla di «episodio di megalomania» da parte del premier, mentre la Cdl fa quadrato attorno a Berlusconi: «Ha favorito la Rai e danneggiato Mediaset», dice il vicepremier Fini dell'episodio che è stato seguito in diretta da oltre 3 milioni di spettatori con il 20% di share. E se la presidente Annunziata rincara la dose alla vigilia del match di oggi in Consiglio («Sogno Berlusconi quando apparirà come esperto a Sanremo»), il dg Cattaneo, definisce «signorili» le battute della presidente e annuncia che risponderà sempre oggi in consiglio di amministrazione. È polemica anche a Rai Sport: l'intervento del premier è stato «giornalisticamente ineccepibile, lo rifarei subito» afferma il direttore Fabrizio Maffei, che incassa la solidarietà di Veneziani, Mimun e Mazza, mentre il Cdr lo bolla come «episodio gravissimo» e chiede un incontro con il dg. «È Annunziata che ha fatto politica», dice il coordinatore di Fi Sandro Bondi. E il capogruppo in Vigilanza Giorgio Lainati, nota il «filo rosso» che lega Fassino alla presidente. Se il presidente della Camera Casini si chiama fuori dal dibattito, Gasparri si limita a un «parere calcistico»: «Da romanista, spero che il Milan giochi senza punte, così la Roma vince». Dalla Margherita, invece, Lusetti e Gentiloni chiedono che Cattaneo «ne risponda davanti alla Vigilanza». Antonello Falomi, sottolinea che il dg ignora la delibera della Vigilanza sulla presenza dei politici nei programmi non informativi. Dalla maggioranza Butti di An afferma che «è stata la presidente a usare gli schermi del servizio pubblico per lanciare un chiaro messaggio politico». Dalla Lega Nord, Caparini invita invece la Annunziata a «lasciar perdere i discorsi sugli stipendi. Non è lei che li garantisce. E l'unico stipendio che si è preoccupata di garantire è il suo». Giu.Cer.