di FABRIZIO DELL'OREFICE GIÀ la chiamano «diplomazia calcistica».

..calcio. Il Cavaliere, nonché presidente onorario del Milan, ha proposto a Croazia e Serbia-Montenegro di nominare due ex giocatori rossoneri ambasciatori in Italia: il croato Zvonimir Boban (36 anni, in rossonero dal '92 al 2000, 162 presenze in serie A e 19 gol, 4 scudetti) e il montenegrino Dejan Savicevic (col Milan dal '92 al '98, 97 presenze in serie A, 28 gol, 3 scudetti). Ai premier di Zagabria e Belgrado, il capo del governo italiano ha fatto lo stesso discorso, identico per entrambi gli ex calciatori: «Sai, lo conosco bene, è ancora molto popolare in Italia, avrà la porta di Palazzo Chigi sempre aperta se lo nomini ambasciatore». Boban e Savicevic sono molto amici, nonostante la differenza etnica che ancora pesa molto nei Balcani. La situazione più semplice appare quella del croato, che ha abbandonato l'attività calcistica nel 2000 e si è dato alla politica, fondando l'Associazione per la prosperità e l'identità croata (Hip), trasformata in un partito di estrema destra guidato dal figlio di Franjo Tudjman. Poi si è spostato più al centro avvicinandosi alle idee politiche nazionalistiche del premier croato Ivo Sanader, leader della Comunità democratica croata (Hdz) che ha vinto le elezioni di novembre. Berlusconi ha incontrato quasi per caso quello che è stato un suo centrocampista per quasi dieci anni. Il faccia a faccia il 17 gennaio scorso in un hotel al centro di Zagabria. Al termine il premier, chiacchierando con i suoi, ha mostrato di essere ancora molto affezionato a quel ragazzo che ha infiammato San Siro e lo ha deliziato per anni: «È intelligente, positivo e ha voluto farsi ricordare come un grande, decidendo di lasciare il calcio quando era al massimo». Dal pallone alla politica il passo è breve: «Avrà un futuro anche al di fuori del calcio», ha profetizzato il Cavaliere parlando con i suoi. E la profezia si è avverata. Berlusconi ha incontrato il 2 febbraio Sanader, il quale si è lasciato convincere e dopo appena quattro giorni lo ha chiamato a far parte del suo governo: oggi è sottosegretario allo sport. Ma per lui potrebbe essere pronta la carica di ambasciatore in Italia, visto che l'attuale capo delegazione, Drago Kraljevic, sta per lasciare. Come sta per lasciare l'attuale ambasciatore della federazione serbo-montenegrina Miodrag Lekic, nominato lo stesso giorno del collega di Zagabria, il 28 febbraio di tre anni fa. In rappresentanza di Belgrado, per una turnazione interna al Paese, a Roma dovrebbe essere scelto in rappresentanza dell'ex Jugoslavia un montenegrino (Lekic, infatti, è serbo). E chi meglio di Savicevic? Berlusconi ne è convinto e ne ha parlato con i serbi di recente per sondare il terreno. Ma Savicevic è avversato dal presidente del Consiglio designato Vojislav Kostunica che vorrebbe nominare il suo incaricato per i rapporti economici con l'estero, Branko Lukovac. Ma l'ex attaccante milanista, detto il «Genio», che sino al giugno scorso è stato commissario tecnico della nazionale di calcio di Belgrado, può contare sull'appoggio dell'attuale presidente dell'Unione Serbia-Montenegro, Svetozar Marovic, il quale addirittura lo ha candidato pubblicamente parlando coi giornalisti belgradesi. E con quale motivazione? «Savicevic ha relazioni eccellenti con il primo ministro Silvio Berlusconi». Guarda caso, le stesse parole usate dal Cavaliere...