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La Mussolini mette il nome, la Fiamma incassa il rimborso elettorale

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Più che un'aggregazione elettorale tra tre forze, è l'annessione di due da parte della formazione maggiore. È questo il senso dell'intesa elettorale siglata da Alessandra Mussolini (Libertà d'Azione), Luca Romagnoli (Ms-Fiamma Tricolore), Roberto Fiore (Forza Nuova), Adriano Tilgher (Fronte Nazionale). E come tutti i documenti di una certa importanza, il punto di maggiore interesse è sempre alla fine. Esattamente al capitolo 8 (su 11), quello relativo al finanziamento pubblico. «La percentuale di rimborso elettorale di spettanza della Fiamma Tricolore, così come nella prima bozza di "patto politico d'accordo", sarà pari al 50% del totale rimborso percepito dall'Intesa elettorale. Nel caso di non elezione di un rappresentante della Fiamma la predetta quota di rimborso elettorale diviene il 60%». Al partito di Luca Romagnoli andrà almeno la metà dei fondi dei finanziamento pubblico ai partiti, mentre gli altri tre dovranno dividersi il resto. Appare anche molto difficile che la Fiamma non riesca ad eleggere nessun rappresentante al Parlamento europeo (ammesso che raggiunga una percentuale ragguardevole). Per capirlo basta leggersi il capitolo 5: criteri di capolistato. «L'on. Alessandra Mussolini - si legge - sarà capolista in tutte le circoscrizioni elettorali eccezion fatta per quella dell'Italia centrale (dunque non sarà in lizza a Roma, nel Lazio, in Toscana, Umbria, Marche, ndr)». In queste regioni il capolista sarà proprio Luca Romagnoli il quale avrà anche il diritto di scegliere anche i numeri due nelle circoscrizioni Nord-Ovest e Sud. Nel caso in cui la Mussolini fosse eletta in due circoscrizioni, la nipote del Duce «s'impegna, con apposito atto notarile, ad accettare l'elezione in quella circoscrizione che le verrà indicata dal segretario nazionale della Fiamma Tricolore». Ma Romagnoli s'è anche tutelato nel caso di ulteriori fughe della Mussolini: «L'atto notarile - si legge ancora - dovrà contemplare, qualora il suddetto impegno non fosse rispettato (e qualora l'on. Mussolini decida di rappresentare altri partiti diversi dall'intera Intesa elettorale che la elegge), che la medesima risarcirà la Fiamma Tricolore con una somma pari al doppio di tutti gli emolumenti previsti per tutta la durata del mandato di parlamentare europeo». Infine spariscono Forza Nuova e Fronte Nazionale, il nome dell'intesa sarà «a tutti gli effetti "Fiamma Tricolore", a prescindere dall'ovvia considerazione che nel simbolo unitario da utilizzare per scopo propagandistico è più che opportuna l'esplicita menzione "con Alessandra Mussolini"». Insomma, Alessandra va bene ma solo se si tratta di prender voti. Il resto andrà in gran parte ad altri. F. D. O.

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