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IL GIRASOLE europeo attende ormai solo il varo ufficiale che avverrà oggi in Campidoglio quando i leader ...

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I rappresentanti dei 32 partiti verdi d'Europa sono saliti sul palco dell'Auditorium di Roma, per la seconda giornata di lavori del congresso «ecologista», e si sono presentati. Sulle note delle «Variazioni di Bach» hanno spiegato in sintesi il proprio obiettivo e rivolto un augurio di buon lavoro ai colleghi-ormai compagni di strada. Dopo l'intervento di Grazia Francescato, portavoce dei Verdi europei, che ha definito «una svolta storica» la nascita del nuovo soggetto politico, è stato Daniel Cohn-Bendit, co-presidente del gruppo europeo, il vero mattatore della giornata. Senza mezzi termini ha detto che oggi le forze ecologiste «stanno scrivendo la storia» e ha ricordato, così come ha fatto Joschka Fischer, il ruolo importante che i Verdi devono svolgere in Europa. Ha criticato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la sua decisione di candidarsi in Europa pur non potendolo fare («è davvero una buffonata. L'Europa è troppo importante per essere presa in giro»). Ma ha lanciato anche una «stoccata» alla lista di Prodi: «Dopo le elezioni ogni partito che la compone andrà in un gruppo europeo diverso». «Noi - ha sottolineato - siamo l'unica forza politica che ha trovato il coraggio di unirsi per dar vita ad un vero grande Partito Verde Europeo. Siamo i soli ad aver pensato in chiave veramente europea». Daniel Cohn-Bendit ha quindi ricordato due figure storiche del Sole che ride: Alex Langer, che proprio oggi avrebbe compiuto il suo compleanno, e Adelaide Aglietta «una delle prime a fare una lotta dura per gli ideali Verdi». Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori, è stato il messaggio di Romano Prodi alla platea del congresso l'altro «evento clou». Il presidente della Commissione Europea ha dichiarato che molti degli obiettivi del Partito Verde Europeo sono gli stessi di quelli della lista unitaria. E ha salutato con estremo favore la nascita di un nuovo soggetto politico Ue («una politica nazionale, isolata, e del passato non ha più nessun senso...»). All'Auditorium di Roma si è polemizzato molto con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per protestare contro le sue recenti dichiarazioni in difesa degli evasori fiscali e di critica per i politici di professione alcuni leader «ecologisti», tra cui Alfonso Pecoraro Scanio, sono saliti sul palco sventolando ognuno il proprio modello usato per pagare le tasse. Ma anche il ringraziamento di Pecoraro Scanio a Romano Prodi per il suo video-messaggio è suonato in realtà come una stoccata al premier: «Da oggi anche Romano Prodi avrà la sua casa in campagna, la nostra, che è più verde ed ecologista...». Nel congresso dei Verdi tutto in chiave europea c'è stato un altro richiamo alle cose di casa nostra. Il vicepresidente del Sole che ride Gianfranco Bettin ha criticato aspramente il Comune di Genova per essersi costituito parte civile nel processo contro i 26 giovani manifestanti al G8 del luglio 2001. «È francamente inconcepibile che una giunta di centrosinistra al governo di una città che ha subito sulla propria pelle l'occupazione militare da parte degli "otto grandi", fino all'uccisione di un suo giovane concittadino, si schieri ora - sottolinea Bettin - dalla parte dell'accusa».

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