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Berlusconi: ce l'avevo con quelli di sinistra

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Il dibattito sulla vicenda infiamma l'Aula della Camera. Follini (Udc): non è vero che la politica è disonestà

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Scontate le reazioni tutte negative dell'opposizione, anche dalla maggioranza sono venute critiche in particolare dall'Udc. Il premier peraltro ha confermato ogni parola pronunciata, anche se ha precisato che si riferiva alla sinistra e non agli alleati. Berlusconi nel ribadire «una per una» le parole di giovedì ha precisato, sia parlando con i suoi più stretti collaboratori ieri, sia conversando con i parlamentari del suo partito nel corso di una cena svoltasi sempre giovedì sera, di essersi riferito esclusivamente ai politici dell'opposizione, che in questi giorni, ha rilevato, non fanno altro che attaccarlo e insultarlo. È chiaro che il premier faceva riferimento ai politici della sinistra, hanno ribadito alcuni stretti collaboratori del presidente del consiglio, politici che in questi giorni lo hanno insultato in continuazione. «A chi si riferisse - aggiungono - è chiarissimo, indubbio e inconfutabile». «Ma è mai possibile che "loro" possono dirmi di tutto, insultarmi per giorni e giorni e io non posso neanche fare una battuta?», ha detto Berlusconi nel suo blitz alla cena dei deputati azzurri. Quindi, chiarito che nel suo mirino c'era la sinistra e non gli alleati, ha toccato anche altri temi critici della politica, come quello della verifica, per dire che per quanto lo riguarda la questione è chiusa. Ieri mattina alla Camera si è svolto un dibattito sulla vicenda. Fra gli interventi quello del segretario dell'Udc Marco Follini, il quale ha negato l'equazione politica-disonestà. «Se si dice che la politica è disonestà dico di no e lo dico con tutta la forza che ho. Per la politica - ha aggiunto Follini suscitando applausi - ho visto dirigenti politici come De Gasperi vivere in povertà, dirigenti politici come Moro morire per le loro idee», e riferendosi al presidente del Consiglio ha aggiunto che «egli pratica come noi la politica» e che «egli sa bene come pesano accuse generiche». Iole Santelli (FI), sottosegretario alla Giustizia, ha dal canto suo rilevato che il premier ha fatto una «constatazione ovvia», dato che «con gli emolumenti percepiti per incarichi politici nessuno può diventare ricco». «Se qualcuno ha accumulato ricchezze esagerate senza godere di patrimoni personali e dedicandosi solo alla politica, c'è qualcosa che non va». Nell'opposizione gli strilli più alti si sono levati dalla Margherita. Castagnetti ha chiesto che Berlusconi vada a scusarsi in parlamento, Rutelli ha preannunciato una denuncia, Il senatore Alessandro Battisti e il deputato Roberto Giachetti, romano del gruppo Marghertita, hanno anche denunciato per diffamazione e «per quant'altro di penalmente rilevante», il presidente del Consiglio. Rosy Bindi, ex ministro della Sanità ha anch'essa deciso di querelare Berlusconi per le affermazioni di ieri sui politici che rubano, visti i beni, case e barche, di cui sono proprietari. «Intervengo semplicemente per annunciare - ha detto Bindi al termine del dibattito alla Camera - che ho dato mandato al collega Andrea Annunziata, che è anche un prestigioso avvocato, di querelare il presidente del Consiglio. Infatti, ho una casa in montagna».

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