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LA CDL chiede l'intervento di Pera e Casini sul fatto che Dini abbia disertato l'audizione parlamentare, ...

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A comunicarlo è lo stesso Trantino (An), a conclusione della seduta dedicata al dibattito sulla mancata presentazione di Lamberto Dini a Palazzo San Macuto. Trantino ha spiegato che, «per un atto di riguardo istituzionale», la commissione ha chiesto a Fassino di rendere noto se la data del 3 marzo sia per lui possibile. Se non vi saranno risposte, resta confermata la data del 3. A chi gli chiede se il segretario dei Ds si sia detto già disponibile a venire in commissione, Trantino risponde che «recentemente Fassino ha detto ai senatori Cantoni e Consolo (rispettivamente capogruppo di Forza Italia e di An in commissione) che sarebbe sicuramente venuto». La commissione intende ascoltare Fassino in quanto, all'epoca dell'operazione della telefonia serba, ricopriva l'incarico di sottosegretario agli Esteri. (ANSA). Ieri il Centrodestra ha deciso di investire i presidenti di Senato e Camera, Pera e Casini della questione relativa alla mancata audizione di Lamberto Dini. L' ex ministro degli Esteri non si è infatti presentato a Palazzo San Macuto, dichiarandosi non disponibile fino a quando non saranno ascoltati prima di lui i due ex vertici di Telecom Italia, Tommasi di Vignano e Gerarduzzi. Il Centrodestra invierà a Pera e Casini lo stenografico del dibattito della seduta, nel corso della quale è stato stigmatizzato l'atteggiamento di Dini, venuto meno - è stato più volte ribadito - «all'obbligo istituzionale» di riferire a una commissione parlamentare. Fatto ancora più grave - è stato aggiunto - visto che Dini ricopre attualmente l'incarico di vice presidente del Senato. È stato inoltre deciso di rinviare (a causa della concomitante seduta fiume alla Camera) l' approvazione di una modifica all' art.13 del regolamento della commissione. Modifica che consentirà di ascoltare i parlamentari non più come semplici auditi, ma come testi sotto giuramento, così come avviene per qualsiasi cittadino convocato dalla commissione. L' unica differenza - ha spiegato il presidente della commissione, Enzo Trantino (An) - resterebbe nel fatto che il parlamentare-teste non potrebbe essere accompagnato coattivamente in caso di rifiuto: «Resta però - ha aggiunto il presidente - che il fatto è morale». Un' «offesa istituzionale» ed un «rinvio puerile». Così il capogruppo di Forza Italia in commissione Telekom Serbia, Giampiero Cantoni, definisce la lettera con la quale Lamberto Dini ha cancellato l'audizione a S.Macuto. Per il senatore Giuseppe Consolo, il capogruppo di An che ha proposto formalmente nella seduta di oggi di informare dell'accaduto i presidenti di Camera e Senato, «non si vede come Dini si possa sottrarsi al dovere di riferire, poichè l'art. 82 della Costituzione fa obbligo ad ogni cittadino di collaborare con le commissioni per le responsabilità politiche e l'art. 95 prevede che ogni singolo ministro è responsabile degli atti del proprio dicastero. Dini- aggiunge Consolo- può essere incriminato per la violazione dell'art. 338 del codice penale per inosservanza di un provvedimento legalmente dato».

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