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Maroni: la proposta sulle pensioni è pronta

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Da qui a giovedì, quando incontreremo le parti sociali, non è previsto alcun tipo di vertice di maggioranza». Il ministro del Welfare ha così allontanato ogni dubbio sull'esistenza di una riunione di maggioranza per individuare la soluzione alternativa allo «scalone» del 2008 previsto dalla riforma delle pensioni, in vista dell'incontro con i sindacati. «Non è previsto alcun tipo di vertice, ma siamo pronti, preparati e determinati» ha detto deciso Maroni, parlando a margine della trasmissione «L' alieno» in onda su Italia 1. «La proposta è pronta - ha assicurato il ministro - e giovedì renderemo noto alle parti sociali quale è la posizione finale del governo. Una proposta, questa, che tiene conto di tutti i suggerimenti avanzati in queste settimane e anche della discussione svoltasi nella commissione Lavoro del Senato. Ma due paletti rimarranno fermi: quello del 2008 e l'obiettivo di risparmio dello 0,7% del Pil». Maroni ha quindi spiegato che è stata la maggioranza a doversi far carico di formulare una proposta di modifica della delega previdenziale, «visto che - ha detto - da nessuna parte è arrivato un emendamento formale, una proposta scritta nero su bianco alternativa a quella del governo». «Dunque - ha proseguito - giovedì vedremo la reazione dei sindacati. Se diranno che la nostra proposta è peggiorativa, allora manterremo quella che avevamo formulato nella delega. Se dirà che è migliorativa, allora la presenteremo. Se infine assumerà una posizione di mezzo, vedremo cosa fare in commissione Lavoro del senato». Il ministro ha anche ribadito che la delega previdenziale andrà in aula al Senato «entro breve», una volta che Palazzo Madama avrà licenziato la riforma costituzionale. Riguardo al ventilato sciopero contro la riforma delle pensioni, Maroni ha detto che «sarebbe un atto incomprensibile» anche se «non posso certo impedire al sindacato di scioperare». Immediata la replica del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «Se la posizione del governo resta quella che si legge sui giornali, lo sciopero è comprensibilissimo, sarebbe incomprensibile il contrario». Il comitato direttivo della Cgil ha ieri «ribadito il giudizio negativo sulla proposta del governo di modifica del sistema previdenziale e di riduzione della spesa previdenziale», dando mandato alla segreteria per predisporre le necessarie risposte, anche di mobilitazione e di lotta». Riguardo al previsto incontro nella CdL il presidente della commissione Lavoro del Senato, Tomaso Zanoletti (Udc) ha affermato l'opportunità di un incontro del governo con la maggioranza prima che siano presentate ai sindacati.

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