Sindacati, patto di unità d'azione sulle pensioni
Al lavoro su tre documenti in vista del confronto col governo e della messa a punto del Dpef
Ma le differenze tra le tre confederazioni restano e la ricerca di una sintesi unitaria è rimandata a giovedì prossimo, quando il governo, a Palazzo Chigi, illustrerà alle parti sociali la «proposta finale» sulla delega, come l'ha definita il ministro del Welfare, Roberto Maroni. È stato un dibattito acceso e serrato quello che ha caratterizzato la riunione tra le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, alla fine della quale, comunque, è uscita rafforzata la volontà di rilanciare l'azione unitaria. L'obiettivo indicato dai leader di Cgil, Cisl e Uil è quello di un vero e proprio «patto di unità d'azione», ma anche «progettuale», in vista del confronto col Governo e di scadenze importanti come quella della messa a punto del Dpef. Un'unità il cui cemento è rappresentato dall'analisi che tutte e tre le confederazioni condividono: l'Italia sta vivendo un grande momento di crisi a cui non si sta facendo fronte con adeguate politiche economiche e industriali. Per questo - concordano Epifani, Pezzotta e Angeletti - l'agenda delle priorità del Paese va cambiata, rimettendo al centro del dibattito il tema dello sviluppo; e, di fonte alla crisi, costruendo in tempi brevi «una risposta forte e unitaria del mondo del lavoro»: che potrebbe anche sfociare (ma per ora è solo un'ipotesi che circola in casa sindacale) in una manifestazione nazionale tra marzo e aprile. IL NODO PENSIONI — Il rischio che Cgil, Cisl e Uil si possano spaccare sulla riforma previdenziale è reale. Dipende da come sarà formulata la proposta del governo. Se tutte e tre le confederazioni, infatti, sembrano oramai concordare sul fatto che esiste un problema «gobba» da affrontare, le divergenze nascono sulla ricetta da adottare, con la Cisl che pensa al meccanismo delle quote per smussare il cosiddetto «scalone» del 2008 e la Cgil che invece pensa a un fondo di garanzia per affrontare l'aumento della spesa pensionistica prevista nei prossimi anni. TRE DOCUMENTI — Nelle prossime settimane Cgil, Cisl e Uil lavoreranno a tre documenti, in vista del confronto col governo e della messa a punto del prossimo Dpef: uno sullo sviluppo (che recupererà anche punti contenuti nell'intesa sulla competitività raggiunta con Confindustria) per il rilancio della politica economia e di quella industriale; uno sulla politica dei redditi, per affrontare i temi del fisco, dei prezzi, delle tariffe; un terzo sulle politiche del welfare.