La Ferrario si sbraccia, la Sandrelli legge
C'è Stefania Sandrelli che legge un brano di Pier Paolo Pasolini. E c'è Isabella Ferrari che invece ne legge uno di Amos Oz. Ci sono i bambini che arrivano con le bandiere dei quindiCI Paesi dell'Ue. Ci sono i girotondini e c'è un pacifista doc come Massimo Foschi. Insomma, non saranno i nani e le ballerine dei congressi del Psi degli anni Ottanta. Piuttosto oggi si devono chiamare «testimonial» o «supporters». Ma il concetto cambia poco. Tanto che sul palco, per dare ancor di più tutto con tinte fosche, lugubri, viene anche chiamata una famiglia che non ce la fà, che va sul palco a raccontare la sua povertà. Ma nelle convention dell'Ulivo è sempre così: non si capisce mai dove finisce la politica e dove inizia lo spettacolo. E viceversa. Dove è show e dove si parla dei problemi del Paese. Stefania Sandrelli (l'attrice di «C'eravamo tanto amati», indosssava un abito lungo nero con un merletto sul ginocchio) è andata al pulpito per leggere un breve brano di «Uccellacci e uccellini» dello scrittore friulano. E riceve in cambio abbracci da Francesco Rutelli e in premio una rosa rossa. Stessa sorte è toccata a Isabella Ferrari (miss teen ager 1981 e attrice di «Sapore di Mare») che legge un testo dello scrittore israeliano Amos Oz. Segue abbraccio e rosa di Piero Fassino. C'è anche Marina Astrologo, una delle animatrici dei girotondi, c'è Rosi Bindi che passeggia nel parterre e che non vuole sedere dove sta l'estabilishment. Compare anche Enzo Biagi (sembra un suo sosia) che risponde a Michele Santoro che definisce il suo allontanamento dall'ente radiotelevisivo pubblico «la prova della mediocrità di questo presidente del Consiglio». Ma Biagi parla dei suoi quattordici mesi fatti da partigiano e dei suoi nipotini. Tocca ancora a Santoro che dice che togliere Carlo Freccero (ex direttore di Rai Due amico di Giovanna Melandri) dalla guida della Rai «è come tagliare le mani ad un artista». E poi ricorda il variopinto mondo Rai. A cominciare dai suoi collaboratori: Ruotolo, Iacona. Lo spettacolo deve andare avanti, ce la farà il Triciclo? F. D. O.